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AMICIZIA, OSTILITA', BENEVOLENZA

  • Categoria: Racconti
  • Pubblicato: Lunedì, 06 Maggio 2024 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

Ritratti di parole

Tre amiche fondarono una società tramite la quale acquistarono un albergo che avrebbero gestito insieme.

Discussero a lungo i ruoli da ricoprire e, alla fine, fu deciso.

Ad Amicizia fu assegnato il ricevimento degli ospiti. Il suo sorriso accattivante, la sua disponibilità erano doti eccellenti. Inoltre – almeno dai primi esperimenti – tutti i clienti si sentivano a loro agio con lei, tanto che a volte restavano in contatto epistolare per lunghi periodi.

Ostilità fu nominata direttrice dell’albergo.

Non aveva contatti diretti con i clienti, ma era abbastanza ostile da rammentare loro le regole e le fatture da onorare.

Benevolenza si occupò del personale addetto alle pulizie e alle cucine.

Con il suo carattere benevolo otteneva grandi risultati da tutti, anche se, in rari casi, doveva far intervenire Ostilità per raddrizzare qualche situazione particolare.

Con l’andar del tempo, le tre amiche divennero meno amiche: non avevano più tempo per chiacchierare o per scambiarsi pareri, se non di lavoro.

Avvenne così che decisero di separarsi.

Ostilità liquidò le compagne e si tenne l’albergo che ormai andava a gonfie vele.

Ma, assenti Benevolenza e Amicizia, l’atmosfera era totalmente ingrigita.

Ostilità aveva assunto del personale per ricoprire i ruoli delle sue ex socie senza tuttavia grandi risultati.

Le cose iniziarono a peggiorare, continuarono a peggiorare, finirono per peggiorare a tal punto da rendere impossibile la prosecuzione dell’attività.

“Come sono potuta arrivare a tanto?” si chiese Ostilità con ostilità.