Sulla rivista Plos Biology è stato pubblicato un articolo riguardante l’esperimento effettuato su un piccolo pesce pulitore, Labroides dimidiatus, che sarebbe in grado di riconoscere il proprio riflesso nello specchio e che quindi possiederebbe l’autoconsapevolezza.

Tale esperimento è stato condotto dal gruppo di ricerca di Alex Jordan, biologo evoluzionista presso il Max Planck Institut per l’ornitologia di Costanza.

I pesci utilizzati nell’esperimento sono stati marcati con un pigmento colorato ai lati del capo o sulla gola (aree che non possono essere osservate dall’animale). Quando posti davanti allo specchio, si sarebbero strofinati contro una superficie (comportamento noto come scraping) per rimuovere il colore. Altri pesci della stessa specie, marcati con un pigmento incolore, non hanno reagito con lo scraping quando posti dinanzi allo specchio.

Purtroppo non tutti gli scienziati sono d’accordo per assegnare a questo pesce la definizione di autoconsapevolezza (che non sarebbe certo da paragonare a quella umana).

Lo stesso test era già stato superato da scimpanzé, oranghi, bonobo, gorilla, delfini, orche, elefanti e gazze.

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