Castoro, ermellino, faina, leopardo, lince, lontra, lupo, marmotta, opossum, puzzola, tasso, volpe argentata eccetera, sono questi i più comuni animali da pelliccia che vengono catturati nel loro ambiente naturale con trappole di ogni tipo.

Tagliole, lacci strangolanti, reti poste all’ingresso delle tane e le orribili trappole per ermellini costitute da un’esca di grasso spalmato su un tubo metallico gelato: quando l’animale lo lecca, vi resta attaccato con la lingua.

Gli animali catturati con questi metodi rimangono vivi, intrappolati e sofferenti anche per molti giorni prima che il cacciatore vada a prelevarli.

Può accadere che un animale arrivi ad amputarsi un arto, masticandolo, pur di fuggire.

(informazioni fornite da OIPA Italia onlus)

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