L'INTELLIGENZA NEI GATTI
- Categoria: Mondo felino
- Pubblicato: Mercoledì, 17 Gennaio 2018 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
Secondo uno studio realizzato da scienziati giapponesi, i gatti avrebbero totalizzato risultati positivi simili a quelli dei cani in alcuni test di memoria. E questo suggerisce che potrebbero essere altrettanto intelligenti.
Lo studio - che ha coinvolto 49 gatti domestici - mostra che i felini possono rievocare ricordi di esperienze piacevoli, come quando e dove è stato divorato il proprio snack preferito.
Anche i cani possono farlo: rievocare, cioè, un ricordo di un evento specifico, meccanismo conosciuto come memoria episodica.
Saho Takagi, psicologa dell’Università di Kyoto, ha spiegato che anche i gatti, così come i cani, utilizzano i ricordi di una singola esperienza passata, e questo suggerisce che hanno una memoria episodica simile a quella degli esseri umani.
«La memoria episodica è correlata alla funzione introspettiva della mente, e il nostro studio può implicare un tipo di consapevolezza nei gatti», ha detto l’esperta, autrice della ricerca su `Behavioural Process´, intervistata dalla `BBC News´. «Una speculazione interessante è che i gatti possano provare piacere ricordando la loro esperienza, proprio come gli esseri umani».
Il team ha cercato di capire se i gatti potevano ricordare da quale ciotola avevano mangiato, dopo un intervallo di 15 minuti. E hanno scoperto che questi felini hanno memoria di ciò che hanno mangiato e di dove si trovava la ciotola “giusta”.
Inoltre il test ha riguardato un breve lasso di tempo, ma per il team, i gatti possono ricordare queste cose per periodi molto più lunghi. Non solo, secondo i ricercatori, i felini darebbero del filo da torcere ai cani in vari test mentali, incluse le risposte a gesti, emozioni ed espressioni facciali umane.
«Capire i gatti più profondamente aiuta a stabilire migliori relazioni gatto-uomo - ha detto Takagi, insomma «i gatti possono essere intelligenti come i cani, al contrario di quanto spesso si è portati a credere».