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PULICOSI

 

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La pulicosi (infezione da pulci) è tipica di gatti e cani, ma talvolta interessa anche erbivori (ad esempio conigli) e umani.

I gatti sopportano bene i morsi delle pulci, ma taluni sviluppano invece reazioni allergiche con la comparsa di dermatite miliare, un’eruzione cutanea rossa e pustolosa sul retro e intorno al collo. Dato che in quest’ultimo caso il gatto si gratta in continuazione, si possono verificare lesioni da grattamento.

Altri gatti reagiscono alla pulicosi con continui leccamenti (pancia, dove le pulci sono più visibili, fianchi, coda e cosce) che comportano la perdita di pelo, lasciando chiazze glabre.

Se il gatto viene colpito da pulicosi (e quasi tutti i gatti che hanno soggiornato o soggiornano anche all’esterno ne sono affetti), occorre trattarlo con gli appositi prodotti antipulci che hanno in genere una durata mensile. Ma non basta. Poiché le pulci adulte depositano fino a una cinquantina di uova al giorno che non restano attaccate all’animale ospite ma cadono a terra, è importante trattare anche l’ambiente dove vive il gatto. E con prodotti specifici, anche perché le larve, che si racchiudono in bozzoli dopo alcuni giorni dalla nascita, sono poco sensibili ai prodotti validi per le pulci adulte. Occorre allora utilizzare insetticidi che combinino anche un regolatore della crescita che interferisce con lo sviluppo normale delle pulci immature.

È noto che le pulci sono portatrici di malattie nel gatto (tenia, batteri che, trasmessi all’uomo tramite graffi, provocano la malattia da graffio di gatto).

Meglio quindi che il nostro beniamino ne sia privo.