Mirella mi chiede se posso spiegarle a cosa serve la terza palpebra nel gatto e anche se conosco le affezioni oculari che possono affliggere i nostri amici felini.

Cara Mirella, io non sono un veterinario, quindi posso solo accennare alle mie conoscenze che sono limitate all’esperienza di vita con tantissimi mici.

Per prima cosa occupiamoci della terza palpebra.

Si tratta di una membrana trasparente che serve al gatto per proteggere l’occhio e mantenerlo idratato.

Si trova all’angolo interno di entrambi gli occhi e si può notare quando il gatto dorme sollevandogli appena la palpebra superiore.

Se il micio è sveglio e la terza palpebra è visibile, allora meglio recarsi per una visita di controllo dal veterinario (vedere la mia risposta a Luciano di qualche giorno fa).

Per quanto concerne le affezioni oculari,

eccone alcune.

Blefarite. È un’infezione causata da batteri o funghi. È caratterizzata dalla formazione di croste.

Congiuntivite. È un’infezione causata da ferite, punture di insetti o corpi estranei come una spiga o una spina. Si riconosce perché il gatto tende a tenere chiuso l’occhio colpito che risulta arrossato e gonfio.

Cheratite. È un’infiammazione della corneache può essere provocata anche da un herpes (in questo caso attenzione perché è trasmissibile all’uomo). La cornea diventa rosa e sull’occhio si forma una pellicola biancastra che non permette al gatto una visione limpida.

Glaucoma. Si ha un aumento della pressione dell’occhio unito ad arrossamento della cornea, lacrimazione e pupilla dilatata. Quando si notano questi sintomi, correre subito dal veterinario. Se il glaucoma viene curato tempestivamente, si evitano conseguenze nefaste per l’occhio.

Calazio. È un’infiammazione di una ghiandola. Provoca lacrimazione e arrossamento delle palpebre.

Molto probabilmente esistono altre malattie che io non conosco perché nessuno dei miei gatti l’ha avuta.

Consiglio comunque a Mirella di pulire sempre gli occhi del suo gatto con una garza umida (acqua tiepida o camomilla).

Se, ciononostante, dovesse riscontrare qualche sintomo menzionato sopra, meglio correre dal veterinario.

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