Durante una passeggiata in campagna potreste imbattervi in un micetto neonato, con un pezzetto di cordone ombelicale ancora visibile e gli occhi chiusi. A quel punto, mossi da compassione, potreste decidere di salvarlo portandolo a casa. Ecco allora, di seguito, alcune regole da seguire che comporteranno sì qualche sacrificio, ma che potrebbero donare la vita a un gattino altrimenti destinato a soccombere.

1. In un negozio di alimenti per animali acquistare del latte artificiale specifico per gattini e un piccolo biberon. Il latte può essere in polvere da diluire in acqua calda ma non troppo (più conveniente) o già pronto (più comodo ma più costoso).
2. I piccoli fino a dieci giorni (quando apriranno gli occhi) vanno nutriti ogni due ore (purtroppo anche di notte), dagli undici ai diciotto giorni ogni tre ore, dai diciannove giorni alle quattro/sei settimane ogni cinque/sei ore. Dalle 6 settimane si possono introdurre nella dieta cibi adatti alla loro età, magari mischiati al latte cui sono abituati.
3. Importante: per somministrare il latte dal biberon, far sdraiare il nostro piccolo in grembo sulla pancia con la testa leggermente sollevata e il biberon appena un po’ inclinato dall’alto verso il basso. Non premere mai il biberon per far uscire più latte, potrebbe provocare gravi problemi di ingestione al nostro beniamino. Una volta che il piccolo ha terminato di bere (di solito smette quando è sazio), sistemare il gattino su una spalla dandogli dei lievi colpetti sulla schiena finché ha fatto il ruttino (proprio come i nostri cuccioli umani). Pulirgli quindi la bocca con un panno caldo e umido per allontanare gli eventuali residui di latte.

I micetti possono essere più o meno golosi, quindi, per assicurarsi che stiano crescendo bene, pesarli ogni giorno, registrando il peso su una tabella che verrà sottoposta al parere del veterinario.

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