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RAPPORTO UNITED IN SCIENCE

  • Categoria: Ambiente
  • Pubblicato: Domenica, 17 Novembre 2019 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

 

rapporto united in science

Clima, rapporto choc dell’ONU: non c’è più tempo, abbiamo già aumentato di 1,1 gradi. Urgono impegni concreti

Un nuovo rapporto commissionato dalle Nazioni Unite e pubblicato ieri ha lanciato l’allarme sul riscaldamento globale ed evidenzia la necessità urgente di trovare soluzioni per evitare l’ulteriore aumento di temperature. Il rapporto United In Science anticipa l’importante vertice sul clima delle Nazioni Unite odierno e mostra come il mondo stia rimanendo indietro nella corsa per evitare i disastri ambientali provocati dal riscaldamento globale: il pianeta si sta riscaldando come mai prima d’ora.

Secondo i dati rilasciati dalle Nazioni Unite, infatti, il quinquennio che sta per concludersi sarà il più caldo di sempre, con una media di 1,1 gradi Celsius in più rispetto alle temperature registrate dall’epoca preindustriale e fino a 0,28°C in più rispetto ai cinque anni precedenti, cioè dal 2011 al 2015.

Per giungere a queste drammatiche conclusioni, i ricercatori del Climate Action Summit’s Science Advisory hanno preso in esame i dati relativi alla crisi climatica raccolti da otto diverse organizzazioni di ricerca, purtroppo tutti concordi nel dimostrare come la superficie terrestre si stia riscaldando in modo costante.

Oltre al pericoloso aumento delle temperature globali, le altre cattive notizie riguardano le emissioni di biossido di carbonio da combustibili fossili e l’accelerazione dell’acidità delle acque marine e dell’innalzamento del livello del mare. L’anidride carbonica, anziché diminuire, è cresciuta del 2% nel 2018, raggiungendo il livello record di 37 miliardi di tonnellate.

Le politiche adottate fino a oggi per arrestare gli effetti dei cambiamenti climatici non sono state e non saranno sufficienti a raggiungere gli obiettivi stabiliti nell’accordo di Parigi.

L’accordo, firmato nel 2016 da 195 paesi, ha come obiettivo principale quello di limitare un aumento della temperatura globale a meno di 2°C entro il 2100. Per raggiungere tale obiettivo è indispensabile ridurre drasticamente le emissioni di gas serra a partire dal 2020, ma secondo questo nuovo rapporto sarà improbabile raggiungere un risultato simile e le temperature sono destinate ad aumentare ulteriormente, fino a 3 gradi Celsius entro il 2100.

Per evitarlo, ciò che stiamo facendo non basta: gli sforzi per il clima andrebbero triplicati, se non addirittura quintuplicati.

Occorre smettere di utilizzare combustibili fossili, investire n energie rinnovabili e in soluzioni per adattarci agli effetti dei cambiamenti climatici ed è necessario farlo subito, perché purtroppo abbiamo molto meno tempo di quanto pensiamo per far fronte all’emergenza climatica.

“Questa nuova valutazione è un altro promemoria che fa riflettere sullo stato critico della crisi climatica e un appello ai governi, alle imprese e alla società civile ad agire in modo più determinato e aggressivo nel ridurre le emissioni di gas a effetto serra”, ha affermato Pep Canadell, uno degli autori del rapporto.

Secondo le Nazioni Unite sono necessarie azioni molto rapide e “senza precedenti” per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e raggiungere gli obiettivi stabiliti nell’accordo di Parigi.

I governi devono agire subito: lo chiedono le Nazioni Unite e lo chiedono anche i milioni di manifestanti che sono scesi in piazza in 150 paesi nel mondo lo scorso venerdì e che stanno partecipando alla settimana di sciopero mondiale per il clima.

Tatiana Maselli