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BOTTIGLIE DI BAMBU'

  • Categoria: Ambiente
  • Pubblicato: Venerdì, 10 Aprile 2020 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

 

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Mai più plastica! Lachen, la città del Sikkim – nell’India nord orientale – introdurrà presto bottiglie di bambù per salvare un ambiente preso d’assalto dai turisti. Già più di otto anni fa, fu la prima città dell’India a vietare completamente le bottiglie di acqua potabile confezionate. Ora è tempo di dare un’ulteriore svolta green.

Perché? La città ha una piccola popolazione di circa 2.500 persone, principalmente appartenenti alla comunità Lachengpa, ma è frequentata quotidianamente da orde di turisti non sempre rispettosi. Qui, infatti, a 2.750 metri di altezza tra i rododendri, le colline innevate himalayane, i laghi color acquamarina e una meravigliosa popolazione di panda rossi, ogni giorno migliaia di visitatori lasciano una eccessiva quantità di rifiuti.

Sono state proprio le bottiglie di plastica abbandonate a spingere Lachen a introdurre il divieto e tra l’altro Sikkim, lo Stato Federale di cui fa parte, è stato tra i primi stati nel Paese a prendere provvedimenti contro l’uso della plastica, introducendo misure restrittive già nel lontano 1998. Nel 2016 ha poi vietato l’uso di acqua potabile confezionata negli uffici governativi e in tutti gli eventi pubblici.

L’esplosione del turismo ha di fatto portato alla costruzione di 30 hotel in 15 anni nella sola città di Lachen e diverse organizzazioni stanno portando avanti il divieto alla plastica, come il Lachen Tourism Development Committee (LTDC), e la Dzumsa, un sistema di autogoverno locale originario dell’area settentrionale del Sikkim.

Abbiamo iniziato ad avere problemi con la plastica nel 2006, per questo guardiamo seriamente la gestione dei rifiuti. L’ammontare di rifiuti di Lachen, principalmente dovuto al gran numero di turisti, rischia di trasformare la città in una discarica. Non abbiamo un sistema di riciclo. Nel 2011, mentre la plastica continuava a inondare Lachen abbiamo preso la decisione di vietare le bottiglie d’acqua. Nel 2018 abbiamo introdotto un divieto sulle buste – ha spiegato all’Indian Express il Pipon (il capo villaggio che presiede la Dzumsa) Gyatso Lachenpa. Anche le città di Lachung e Chungthang hanno seguito l’esempio di Lachen”.

Gyatso afferma di aver contattato il WWF che ha aiutato Lachen a introdurre il divieto della plastica. Due comitati di monitoraggio effettuano controlli casuali sui veicoli dei turisti che entrano a Lachen per assicurarsi che nessuno porti acqua confezionata. Tra l’altro, “l’acqua arriva dai fiumi di Sikkim ed è molto più salutare perché viene testata in laboratorio”. Ed è per questo che ai turisti verranno presto distribuite delle bottigliette eco-compatibili in bambù.

Lachen ha fatto richiesta per migliaia bottigliette di bambù. “Le introdurremo nel corso dell’anno al Lachen Losar festival. 1000 bottiglie non sono tante ma è un inizio”.  Chewang Lachenpa, ex membro di LTDC ha spiegato: “Abbiamo il compito di preservare la nostra identità culturale e l’ambiente che ci circonda. Quando abbiamo iniziato non sapevamo come gestire i rifiuti e abbiamo scoperto che la maggior parte di questi finiva nelle foreste e nei fiumi. Il 60% era composto da bottiglie di plastica. Ora se troviamo turisti con bottiglie di plastica, il loro accompagnatore, solitamente una guida del posto, viene multato”.

Il problema ora sono altri tipi di rifiuti come i pacchetti dei biscotti: “Vietando questi alimenti colpiremmo direttamente la nostra economia. Le buste di plastica non sono un grande problema dal momento che i residenti utilizzano borse o cesti di vimini”.

Germana Carillo