CUPOLE DI CALORE E RISCALDAMENTO DEI POLI
- Categoria: Ambiente
- Pubblicato: Venerdì, 06 Agosto 2021 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
Le emissioni dovute alle varie attività umane hanno alterato, forse irreversibilmente, gli equilibri terrestri provocando tragedie ambientali come le temperature record registrate tra fine giugno e inizio luglio in Canada e negli Stati Uniti, con massime di 45 fino a 49,6 gradi C con conseguenti continui incendi.
A detta dei climatologi, le ondate di calore sono più lunghe, più frequenti, più importanti e su aree più estese rispetto al passato.
Questo deriva da due differenti fenomeni: le cupole di calore (aria calda intrappolata dall’alta pressione su una zona, pressione che impedisce alle correnti fresche di attenuare il calore) e il riscaldamento dei poli con l’innalzamento dell’acqua marina per lo scioglimento dei ghiacciai e conseguente aumento delle temperature (sembra che un’ondata di calore abbia interessato la Siberia e il Circolo Polare Artico).
Tutto ciò determina sempre maggiori tempeste tropicali che non conoscono confini.
Infatti anche l’Italia è interessata da un continuo innalzamento del livello marino con conseguenti cambiamenti climatici che stanno causando la scomparsa o la riduzione di alcuni ghiacciai alpini.
Le conseguenze sono note: alluvioni, uragani, siccità, carestie e un’endemica carenza di risorse idriche utilizzabili per la produzione agricola e per il consumo umano.
Riusciremo a fermare il progredire di questi eventi estremi? Meditiamo!