Era finito in prigione, Spunto, a causa della denuncia di un suo conoscente che lo aveva accusato di avergli rubato la bicicletta.

Spunto era innocente, ma era stato condannato in seguito alla testimonianza di due testimoni oculari.

A casa il nostro amico aveva una moglie e due figliolette, Fuga ed Evasione, tutte piangenti la tragedia che le aveva colpite.

Un giorno Spunto chiese il permesso di scrivere una lettera alle sue bambine – che non vedeva da un mese ormai – permesso che gli fu accordato.

Scrisse per due ore una lunga e affettuosa lettera, la chiuse e la indirizzò “Per Fuga ed Evasione”.

La consegnò quindi all’agente di sorveglianza perché la facesse recapitare.

Quando questi vide l’intestazione, portò la missiva al direttore del carcere che rigirò la busta tra le mani, dubbioso sul da farsi.

“Non posso inviare a destinazione questa lettera,” decise, “non vorrei che fosse uno spunto per l’evasione e la fuga dal carcere!”

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