DIRITTI CIVILI IN AMAZZONIA
- Categoria: Diritti civili
- Pubblicato: Martedì, 07 Novembre 2017 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
Nella valle di Javari, lungo il confine tra il Brasile e il Perù, viveva una tribù indigena di dieci persone tra cui donne e bambini. Gli indigeni non avevano mai avuto contatti con il mondo esterno finché incapparono in alcuni cercatori d’oro che se ne sbarazzarono uccidendoli, facendoli a pezzi e buttando i pezzi in un fiume della zona.
La denuncia è stata fatta dal FUNAI (dipartimento deli affari indigeni del Brasile).
Sembra che in un bar vicino al confine con la Colombia dei cercatori d’oro si siano vantati della strage, asserendo che sarebbero stati uccisi loro se non avessero per primi provveduto.
Qualche tempo fa la SURVIVAL INTERNATIONAL, un movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, ha compiuto un’analisi secondo cui nelle regioni più remote della foresta pluviale amazzonica brasiliana vivrebbero ancora un centinaio di piccole tribù isolate. Forse ancora non per molto perché allevatori di bestiame, tagliatori illegali di legna stanno distruggendo parti sempre più cospicue di foresta e, a contatto con gli indigeni, spesso li contaminano con malattie letali cui questi ultimi non riescono a far fronte per mancanza di rimedi e conoscenze efficaci.