ALLEVAMENTI ILLEGALI IN AMAZZONIA
- Categoria: Diritti civili
- Pubblicato: Domenica, 16 Febbraio 2020 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
A minacciare la vita e la salute delle popolazioni native dell’Amazzonia non sono solo le attività estrattive.
L’allevamento di bestiame è il principale motivo di acquisizione illegale di terreni delle riserve e dei territori nativi della foresta amazzonica nel Brasile.
L’allevamento favorisce la deforestazione e viola i diritti dei popoli nativi e tradizionali a vivere sulla loro terra, compromettendo il loro sostentamento.
Di frequente tali azioni si accompagnano a minacce agli abitanti.
Questa è la denuncia contenuta nel rapporto di Amnesty International “Recinta e porta le bestie: l’allevamento illegale di bestiame nell’Amazzonia brasiliana”, basato sulle ricerche sul campo condotte da Amnesty International nel corso del 2019 in cinque aree protette dell’Amazzonia.
Il rapporto è stato presentato in occasione della consegna alle autorità del Brasile di una petizione, sottoscritta da oltre 162 mila persone, che chiede la fine dell’acquisizione illegale di terreni protetti in Amazzonia.