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DONNE IN DUBAI

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Il Dubai sembra un centro industriale e illuminato. Ma le donne che vi lavorano lo trovano più come un tribunale medievale atto a giudicare le streghe.

Marte Deborah Dalelv, una designer norvegese,  era a Dubai per lavoro quando fu violentata da un collega.

Recatasi dalla polizia per avere giustizia, si trovò sotto processo per aver fatto sesso extraconiugale e per aver bevuto alcoolici, processo che la vide infine condannata a 16 mesi di prigione.

Sull'onda del furore mediatico, Marte Deborah è stata "perdonata" dallo sceicco dell'emirato, tanto quanto lo è stato il suo stupratore che, così, non farà un giorno di priogione.

Ma il peggio è che non si tratta di un caso isolato: altre donne in Dubai sono state condannate per essere state vittime di violenza sessuale. La legge prevede che ogni donna non munita di cintura di castità che esce di casa, lo fa a suo rischio e pericolo.

Chiaramente questo è un chiaro messaggio per gli aspiranti stupratori che le donne sono obiettivi facili e disponibili per ogni tipo di abuso.

(fonte: Care2)