LUNA BLU
- Categoria: Vari
- Pubblicato: Giovedì, 22 Febbraio 2018 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
Tra miti, magia e scienza, leggiamo questo interessante articolo.
La Luna blu è un plenilunio molto particolare: mentre ogni stagione conteggia 3 pleniluni, capita che a volte ce ne siano 4; il quarto plenilunio di una stagione è quindi chiamato “Luna blu”. Il suo nome avrebbe origini anglosassoni e si riferirebbe al detto “Once in a blue moon”, l’omologo inglese del nostrano “ad ogni morte del papa”, per indicare un evento curioso e talmente improbabile da diventarne quasi impossibile e non il colore vero e proprio.
Il motivo di tale nome rimane ancora per lo più un enigma: alcuni avanzano l’ipotesi che la causa sia da attribuire ai calendari che coloravano di blu la seconda luna piena del mese, altri ad una storpiatura dal francese “double lune”. Eccoci giunti alla parte polemica della storia: in seguito a un errore – in buona fede – di James Hugh Pruett nel 1947, che scrisse un articolo sulla Luna blu prendendo spunto dalla spiegazione – errata – dal “Maine Farm” almanacco del 1937, la luna blu è slittata all’essere semplicemente la seconda luna piena nello stesso mese solare; per convenzione sociale, da allora è rimasto così.
Il mito che spiega i cicli del sole e della luna
I calendari lunari e solari sono diversi tra di loro perché il ciclo lunare è più breve rispetto al sole, ecco perché ogni tanto capitano questi eventi curiosi. Gli antichi Greci, ancora una volta, spiegavano questo fatto astronomico grazie ad un mito: quello della nascita di Artemide ed Apollo.
La nascita di Artemide ed Apollo
Secondo la Teogonia di Esiodo, Zeus innamorato di Leto, figlia dei Titani Ceo e Febe, trasformò Leto, e se stesso in quaglie per unirsi a lei. Era, regina degli dei e moglie di Zeus, folle di collera per l’ennesimo tradimento del marito, decise di punire l’adulterio ordinando al leggendario Pitone, il serpente custode dell’oracolo di Delfi, di perseguitare Leto e scagliò una terribile maledizione su di lei: la donna non avrebbe potuto partorire su nessuna terra, fosse un continente o un’isola.
Leto riuscì a partorire a Ortigia, una terra appena sorta dalle acque, galleggiante, e quindi non soggetta alla maledizione di Era perché non un’isola vera e propria. L’ isola si sarebbe rivelata essere in realtà sua sorella Asteria –‒ stella in greco ‒, trasformata in isola dall’insaziabile Zeus per averlo rifiutato. Leto partorì due gemelli ai piedi del Monte Cinto, facendo brillare la terra di una luce spettacolare, la prima a nascere fu Artemide, dea della Luna e della caccia, che subito dopo aiutò sua madre a portare alla luce suo fratello Apollo, il dio del Sole. Da allora, l’isola fu chiamata Delo, la luminosa.
Su questo mito ci sarebbe davvero molto da raccontare ma ci limiteremo al fatto che Artemide appena nata aiuta suo fratello a nascere perché è già abbastanza grande da poterlo fare, la sua crescita è più veloce rispetto a quella di suo fratello, che mette più tempo a venire alla luce. Infatti, un mese lunare sinodico ‒ durante il quale la luna compie un giro intorno alla terra per ritrovarsi nella stessa posizione rispetto alla Terra e al Sole‒ dura 29,5 giorni, mentre quello siderale ‒ in cui la luna si riallinea alla Terra e a una stella fissa ‒ dura poco più di 27 giorni, ben distanti dai 30 giorni dei mesi solari. È questa differenza tra cicli lunari e solari a creare eventi eccezionali come questo. Per far sì che si verificano di nuovo le stesse condizioni, bisogna aspettare molto, a volte secoli.
Perché sarà una Superluna?
Questa Luna sarà anche una superluna, termine coniato dall’astrologo Ricard Nolle, per indicare il perigeo. Bisogna ricordare che, come per la Terra, l’orbita lunare non è proprio circolare ma ellittica e quindi giunge al suo apogeo ‒ il punto più lontano dalla Terra, a circa 406.740 km da noi ‒ dove ci appare più piccola del solito; quando invece la distanza che separa il satellite da noi è di circa 356.410 km, ci sembra molto più grande, si parla di perigeo.
L’eclissi che tingerà di rosso la Luna blu
Risale al 1866 l’ultima eclissi totale durante una Luna blu, purtroppo non sarà visibile dall’Italia ma solo in Nuova Zelanda, Nord America, Asia e Indonesia. Lo strano riflesso rosso che coprirà il volto della Luna, e che i più fortunati potranno ammirare, sarà dovuto alla la sua posizione: in perfetto allineamento con al Terra e il Sole, nel cosiddetto “cono d’ombra” del nostro pianeta; e all’atmosfera terrestre.
Cosa fare durante questa luna di transizione?
Questa luna, come abbiamo detto precedentemente, è un po’ singolare. Oltre al perigeo, che la rende più vicina a noi e ne aumenta l’influsso, e all’eclissi totale, è anche un momento di transizione tra una lunazione e l’altra, tra la Luna del Lupo, che segnava il cuore dell’inverno, e la Luna del Seme, che indica un nuovo inizio. Non a caso il capodanno cinese, chiamato anche Festa della Primavera, comincia con il novilunio della prossima Luna, la Luna del Seme.
Questa Luna blu molto potente è quindi pregna di un’energia ambivalente, tra una fine e un nuovo inizio, e rappresenta un attimo di pausa per riflettere e fare un breve bilancio della situazione, prima di cominciare a seminare nei diversi campi della nostra vita. Questa Luna ci invita alla riflessione profonda, all’introspezione, ci dà una grande opportunità per osservarci più accuratamente nel profondo per capire cosa vogliamo veramente compiere quest’anno.
Potremmo quindi vedere questa Superluna come un’ottima possibilità per disfarci dei pesi del passato prima di entrare in un nuovo anno soli-lunare dove sia il sole che la luna hanno finito il loro ciclo e si apprestano a compierne uno nuovo, fianco a fianco.
Sandra “Eshewa” Saporito
www.risorsedellanima.it