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RIDUZIONE SPRECHI

  • Categoria: Vari
  • Pubblicato: Venerdì, 25 Ottobre 2013 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

alimentari

Di seguito cinque consigli per ridurre gli sprechi “indiretti” nelle scelte di acquisto.

Filiera corta e chilometri zero. Scoprire i punti vendita delle aziende agricole o i mercati contadini, acquistando dal produttore. Oltre ad acquistare prodotti in genere più freschi e di alta qualità, si evitano gli sprechi legati alla logistica di distribuzione, riducendo i rifiuti da imballaggio e sostenendo i piccoli produttori.

Frutta e verdura di stagione. Acquistare solo prodotti di stagione, perché quelli fuori stagione sono in genere coltivati in serre riscaldate o provengono da Paesi lontani, con costi energetici e ambientali più alti del normale.

Gruppi di acquisto solidale (GAS). I Gas basano la selezione dei fornitori su criteri di carattere etico e ambientale. Per saperne di più, basta consultare il sito www.retegas.org.

Carne. Per chi non è vegano, meglio limitare al massimo il consumo di carne, specie se proveniente da allevamenti intensivi. La carne ha, infatti, un maggior costo ambientale rispetto ai cibi vegetali.

 

Secondo la FAO circa l’80 percento delle emissioni di gas serra in agricoltura proviene dagli allevamenti. La produzione di un chilo di manzo comporta in media l’emissione in atmosfera di 36 chili di CO2; per produrre un chilo di manzo viene impiegata in media una quantità di energia che basterebbe a tenere accesa una lampada da 100 watt per venti giorni. L’allevamento di animali destinati alla produzione di carne consuma il 70 percento di tutte le terre agricole ed è uno dei responsabili del disboscamento della foresta amazzonica e delle grandi foreste del pianeta.

Orti urbani. Gli orti urbani si stanno diffondendo in maniera considerevole in Italia: solo a Bologna ci sono 2700 orti comunali, aggregati in una ventina di aree. Gli effetti benefici per l’ambiente sono evidente, inoltre si consumano prodotti sempre freschi che è molto più difficile finiscano nella spazzatura.

(dal libro “Vivere a spreco zero” di Andrea Segrè)