LA MACCHINA A VAPORE
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- Pubblicato: Giovedì, 12 Novembre 2015 00:00
- Scritto da ADMIN
L’invenzione della macchina a vapore risale al I secolo a.C.. A costruirla per produrre un moto rotatorio fu Erone di Alessandria che la chiamò Eolipila.
Ma bisognerà attendere il 1698 perché l’ingegnere militare Thomas Savery brevetti una pompa a vapore con cui prosciugare l’acqua delle miniere.
Un vero e proprio salto di qualità sarà realizzato nel 1712 da due praticoni, l’artigiano Thomas Newcomen e un ragazzo, Henry Potter. Newcomen introdurrà cilindri, stantuffi, bilancieri e valvole; Potter, che dovrà azionare a mano rubinetti e valvole, inventerà espedienti per ridurre la propria fatica e migliorare l’intero processo.
Ci vorrà poi l’apporto di un altro paio di ingegneri, sempre inglesi, tra cui il celebre John Smeaton che perfezionò la caldaia e il focolaio del motore, per arrivare al 1777 quando Arkwright, diventato imprenditore ricchissimo e nominato baronetto, costruì il primo motore a vapore pensato specificatamente per un cotonificio.
James Watt nel 1782 costruì il primo motore a vapore applicabile a tutte le macchine industriali e per questo è considerato il vero padre della macchina a vapore e, con il suo nome, è chiamata l’unità di misura della potenza nel sistema internazionale.
(dal libro “Tag” di Domenico De Masi)