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AROMATERAPIA

  • Categoria: Salute
  • Pubblicato: Sabato, 03 Giugno 2017 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

Che cos’è l’aromaterapia? Leggiamo insieme questo interessante articolo.

aromaterapia

L’aromaterapia è una branca della medicina naturale che utilizza come rimedi gli oli essenziali molto concentrati detti anche essenze. L’aromaterapia si basa su principi olistici, esamina il problema nel suo complesso, non solo i sintomi, soffermando l’attenzione sul modo in cui le essenze possono dare benefici all’uomo.

La parola aromaterapia è stata utilizzata per la prima volta dal chimico francese René Gattefosse, che lavorava nel campo dei profumi e che, essendosi scottato la mano, applicò l’olio essenziale di lavanda e osservò che la lesione cicatrizzava in tempo inferiore alla norma. Egli mise a punto un test, aromatogramma, per misurare la capacità degli oli come antibatterici, antimicotici e antivirali. Verso il 1950, gli studi del medico Jean Valnet, riconobbero scientificamente le proprietà delle essenze. Oggi gli studi vengono effettuati in laboratori universitari e confermano l’efficacia nei confronti dei diversi germi patogeni.

Gli oli derivano da un’unica pianta e sono presenti in piccole quantità rispetto alla massa del vegetale. Vengono suddivisi, secondo l’impressione olfattiva suscitata, in tre categorie chiamate NOTE.

  • Note di testa: si riferisce agli oli ricavati dai frutti o dalle bucce, come gli agrumi, con effetti dinamizzanti e rinfrescanti, adatte alle attività intellettuali perché stimolano il piano mentale.
  • Note di cuore: raggruppa tutti quegli oli ottenuti dal fusto, dalle foglie e dalle parti aeree (fiori e petali). Esplicano un’azione riequilibrante sull’affettività ed evaporano in tempi più lunghi rispetto ai precedenti. Appartengono a questo gruppo la Lavanda, la Rosa e il Neroli.
  • Note di base: presenta oli persistenti, come il sandalo e il vetiver, che possiedono azione rilassante e sedativa.

Gli oli essenziali sono odorosi, oleosi, molto volatili (evaporano rapidamente), sono solubili in alcol e negli oli, insolubili in acqua e infiammabili. Gli oli essenziali di una pianta sono l’equivalente degli ormoni, hanno una chimica complessa, sono estremamente concentrati e rappresentano l’anima della pianta, l’informazione energetica che esercita un’azione fisica ma anche psichica e spirituale.

Le specie botaniche che più si prestano alla produzione di essenze si distribuiscono prevalentemente nelle zone calde, dove il sole col suo calore e la sua luce ha maggiore intensità. A seconda della pianta, le essenze possono essere ricavate dai petali dei fiori, dalle foglie, dalle radici o dal legno. In molte piante, gli oli sono addirittura distinguibili sotto forma di minuscole goccioline come nelle foglie del rosmarino, nei fiori di lavanda o nella buccia delle arance (se schiacciate la buccia di una arancia, le minuscole goccioline che schizzano sono olio essenziale).


Metodi di estrazione

L’estrazione delle essenze varia a seconda della pianta, il metodo più utilizzato è la distillazione in corrente di vapore, utilizzata in genere per fiori e foglie, la spremitura a freddo utilizzata per gli agrumi, l’ENFLEURAGE che utilizza un grasso animale (oggi molto spesso sostituito da solventi) per estrarre l’essenza e l’estrazione per mezzo di solventi.

Come funziona l’aromaterapia e i suoi benefici

Le vie che veicolano l’informazione dei vari oli sono, oltre a quella orale che è sconsigliata se non sotto stretto controllo medico, la via olfattiva, l’applicazione sulla pelle e attraverso l’aria inspirata.

I RECETTORI OLFATTIVI captano le molecole e veicolano l’informazione, attraverso il nervo olfattivo, direttamente alla corteccia cerebrale senza mediazione, che risponde producendo neurotrasmettitori e altre sostanze chimiche atte a rilassare o stimolare il sistema nervoso e conseguentemente l’organismo. I recettori del naso, sono collegati con quella parte del cervello interessata alla memoria e alle emozioni: a tutti è capitato di sentire un odore che rievoca ricordi che pensavamo perduti. L’olfatto è molto influente sul cervello, basti pensare che il neonato riconosce l’odore della pelle della madre oppure che l’attrazione sessuale è fortemente condizionata dall’odore dei feromoni. I neurobiologi hanno dimostrato che lavorare in un ambiente profumato aumenta le prestazioni di un individuo.

La Pelle è un altro veicolo utilizzato in aromaterapia, attraverso il massaggio, perché gli oli essenziali vengono assorbiti dall’epidermide. Oltre al massaggio, in caso di contratture muscolari, problemi articolari, di circolazione sono utili come antibatterici, antisettici e antimicotici se, opportunamente diluiti, vengono utilizzati per pulire ferite o facilitare la cicatrizzazione, in caso di candidosi o per tenere lontani gli insetti.

Il Respiro porta l’olio, in minuscole quantità, negli alveoli polmonari e al sangue, risultando espettorante e disinfettante nelle infezioni e infiammazioni del tratto respiratorio, ma apporta benefici anche in caso di tensione nervosa, ansia o tristezza.

Proprietà degli oli essenziali e utilizzi per indicazione

Le proprietà degli oli essenziali sono innumerevoli e note sin dall’antichità: antisettici, antibatterici, antimicotici, cicatrizzanti, antireumatici, antinevralgici, digestivi, tonificanti, antispastici, anticatarrali, espettoranti, stimolanti la sessualità, sedativi, riequilibranti migliorano la circolazione venosa.

Applicazioni per metodo: dai massaggi fino alla cosmesi

Massaggi. L’olio essenziale non va mai applicato puro sulla pelle, deve essere miscelato con olio vegetale, come l’olio di jojoba, di mandorle dolci o anche extravergine di oliva, l’importante è che siano spremuti a freddo. In linea di massima: 2 gocce in un cucchiaio di olio vettore, o 15 gocce in una boccetta contenente 50 ml di olio. Dopo il bagno, quando i pori sono dilatati, è il momento migliore e comunque dipende poi dalla necessità per cui si effettua il massaggio. Ad esempio, un massaggio che migliori la circolazione venosa a livello delle gambe, si effettua più volte nell’arco della giornata soprattutto in estate…

Impacchi. Per preparare un impacco freddo, usare acqua fredda in una bacinella, alla quale potrete aggiungere qualche cubetto di ghiaccio e 5 o 6 gocce di olio essenziale (agitate con la mano per emulsionare l’olio). L’impacco caldo invece, si ottiene facendo scorrere acqua calda dal rubinetto con olio essenziale e, in entrambe i casi, immergete un panno di lino o di cotone, strizzatelo e applicatelo sulla parte. Quando il panno si è intiepidito, ripetete l’operazione.

Vapori e inalazioni. Aggiungere 1 o 2 gocce di olio essenziale in 1 litro di acqua bollente e, con un asciugamano sulla testa respirate a fondo i vapori per alcuni minuti. Se avete il naso chiuso cercate di respirare con il naso se è la gola a essere infiammata, respirate con la bocca.

Collutorio. Con 2 gocce di olio essenziale in 200 ml di acqua minerale, agitate bene, è possibile fare sciacqui e gargarismi. Non ingerire.

Per profumare gli ambienti e allontanare gli insetti. Qualche goccia nella vaschetta del calorifero o nei diffusori (in vendita nelle erboristerie), liberano dagli odori cattivi e persistenti, allontanano gli insetti, disinfettano e sono d’aiuto nelle malattie da raffreddamento e per placare gli stati d’ansia.

Bagno. Riempite la vasca a metà, aggiungete qualche goccia dell’olio scelto e terminate di riempire. Ricordatevi di agitare l’acqua con la mano per emulsionare l’olio che altrimenti, essendo insolubile in acqua, galleggerebbe.

 

Olio per la pelle. Si prepara come l’olio per massaggio e si usa come una comune crema dopo bagno. Si può sostituire l’olio di mandorle con quello di jojoba, che non unge ed è anti-age, o di avocado, sempre anti-age ma anche anti-rossore e leggera protezione solare.

Compressa. Mettere 4 o 5 gocce di olio essenziale in acqua fredda o calda e immergervi un panno che, strizzato, sarà applicato sulla parte.

Acqua floreale di olio essenziale. 20 gocce in 100 ml di acqua minerale (non gasata), mettete a riposo per 5 giorni e voilà la vostra acqua floreale da applicare sulla pelle. Scegliete l’olio essenziale più indicato al vostro tipo di pelle o la fragranza che più vi cattura. Io la preparo con olio essenziale di lavanda, lenitiva e rilassante, la passo sul viso picchiettando e poi stendo un velo di olio di argan o jojoba, che non unge…pelle vellutata in 2 mosse!

Sul fazzoletto. 2 gocce di olio essenziale sul fazzoletto, rappresentano il metodo più semplice per sfruttare le proprietà degli oli essenziali. Annuserete il fazzoletto in caso di attacco di mal di testa o come rilassante o ancora per liberare il naso. In caso di insonnia si può tenere il fazzoletto sul cuscino o versarne una goccia direttamente.

Cosmesi. Gli usi degli oli essenziali sono veramente innumerevoli, anche in cosmetica è possibile aggiungere qualche goccia di olio essenziale alla crema da giorno o da notte scegliendo fra quelli più indicati per il vostro tipo di pelle.

L’uso degli oli essenziali in base al disturbo

In linea di massima, gli oli essenziali che non devono mai mancare o meglio che io non mi faccio mai mancare, sono: lavanda, tea tree, eucalipto, camomilla romana o comune e limone. Questo perché sono i più versatili e adatti a molti disturbi, quindi non partite senza, ciò non toglie che anche gli altri trovano impiego possedendo una loro specificità.

Le esigue quantità estraibili da ogni pianta, insieme alla cura e precisione dell’estrazione incide sul costo del prodotto quindi è meglio diffidare di oli essenziali con un prezzo troppo basso e, soprattutto, sul prodotto devono essere indicati “Olio essenziale purissimo” e il metodo di estrazione, meglio se bio. La conservazione deve avvenire in luoghi lontani da fonti di calore, luce, aria o umidità per non comprometterne la qualità.

Ricordatevi di non usarli in gravidanza e con i bambini sotto i 2 anni. Alcuni oli, tutti gli agrumi, sono sconsigliati prima di una esposizione al sole.                                                                                        

Naturopata Angela Ballarati