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PRIVAZIONE DI SONNO

  • Categoria: Salute
  • Pubblicato: Mercoledì, 18 Settembre 2019 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

 

ippocampo

Esistono dei rischi legati a un sonno di cattiva qualità e alla sua privazione.

Sappiamo che quest’ultima mette a dura prova il sistema cardiovascolare provocandone una continua stimolazione - la frequenza cardiaca è sempre più alta e la pressione arteriosa sistemica tende a non calare durante un sonno di cattiva qualità. Inoltre, incredibilmente, la restrizione di sonno fa ingrassare e riduce la sensibilità all’insulina, predisponendoci a livelli più alti di glicemia. Per non parlare poi della memoria!

Da decenni abbiamo individuato in una circonvoluzione profonda, protetta, della corteccia cerebrale, l’ippocampo, l’archivio dei ricordi, la principale sede della memoria. La certosina catalogazione dei ricordi è un lavoro notturno: le sinapsi, le connessioni fra le cellule nervose, durante il sonno ordinano i ricordi e li connettono in modo che il giorno successivo possiamo evocarli.

Infine, la privazione di sonno, provoca sonnolenza e stanchezza durante il giorno. Ci sentiamo più stanchi, più depressi, più distratti, rischiamo di fare errori e provocare incidenti. Talvolta anche tragici.

(dal libro “I tre fratelli che non dormivano mai” di Giuseppe Plazzi)