BANANE
- Categoria: Salute
- Pubblicato: Mercoledì, 10 Settembre 2014 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
L’India è il maggior produttore mondiale di banane (23 percento) seguita da Brasile, Ecuador, Cina e Filippine.
Nel Sud-Est asiatico la foglia del banano si usa per avvolgere il cibo e dà un profumo e un sapore straordinari al riso indiano.
La diffusione delle banane nelle Americhe è dovuta al frate Tomas de Berlanga che, nel 1516, si imbarcò verso i Caraibi portando con sé alcune radici di banano.
Le banane furono presentate ufficialmente al pubblico americano nel 1876 a Filadelfia, durante l'esposizione per il centenario dell'indipendenza degli Stati Uniti.
Il frutto più mangiato in America è la banana.
Un grappolo di banane si chiama casco e consiste di 10-20 banane dette dita. Infatti la parola banan in arabo signidica dito.
Le banane sono piante perenni che fruttificano tutto l'anno.
Il banano non cresce da un seme, bensì da un rizoma o bulbo, e da ogni bulbo carnoso spunteranno nuovi germogli anno dopo anno.
Per gli indiani il fiore del banano è sacro e, nel corso di cerimonie religiose o feste familiari (come per esempio i matrimoni), se ne fanno corone da mettere sui capelli, come portafortuna.
Si ritiene che la banana sia stata il primo frutto ad apparire sulla Terra.
Una delle prime volte in cui venne menzionata la banana fu nel 327 a.C., quando Alessandro Magno conquistò l'India.
Tra le piante senza stelo legnoso, le più grandi della Terra sono i banani che, in effetti, sono una specie erbacea gigante della stessa famiglia di gigli, orchidee e palme.
Le banane sono tra i pochi frutti che maturano meglio staccate dalla pianta.
Anche per uso domestico le banane sono raccolte verdi e riposte in luoghi umidi affinché maturino lentamente.
Si sa che le banane sono ricche di potassio (ne contengono circa mezzo grammo), ma pochi sanno che questo potassio è radioattivo, così come quello contenuto in altri alimenti.
Nelle banane sono presenti:
tre tipi di zucchero: saccarosio, fruttosio e glucosio, zuccheri semplici facilmente assimilabili;
15 grammi di carboidrati per etto, di cui 2,5 amidi del tipo gelatinizzato che, nel nostro intestino, si comportano come fibre;
1,8 grammi di fibre (prevalentemente pectine) che insieme agli amidi gelatinizzati contribuiscono a ridurre il colesterolo;
vitamine A, B1, B2, C, PP, E (quest'ultima in quantità limitata);
fosforo, ferro e potassio (quest'ultimo utile per il controllo del sistema cardiovascolare e per quello della pressione sanguigna);
vitamina B6 che favorisce il metabolismo delle proteine.
Le banane non contengono grassi, colesterolo o sodio.
Durante la maturazione l'amido contenuto nelle banane si trasforma in zucchero; quindi, più il frutto è maturo e più è dolce.
Alla luce di quanto sopra possiamo affermare che la banana allevia la fatica muscolare e nutre senza appesantire.
E' anche calmante perchè stimola la produzione di serotonina.