EDEMA POLMONARE E CEREBRALE
- Categoria: Salute
- Pubblicato: Lunedì, 17 Gennaio 2022 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
I cardiologi ammoniscono che, salire in montagna oltre i 2500 metri, per il nostro organismo può diventare pericoloso. Infatti, più si sale, più si riduce la pressione atmosferica e meno è l’ossigeno a disposizione: la respirazione allora si fa affannosa e dopo alcune ore possono insorgere mal di testa, nausea e vomito. Sono sintomi da non sottovalutare, spie di un rischio effettivo se si dovesse salire ancora e in modo rapido, oppure se si dovesse rimanere a lungo in alta quota senza un’acclimatazione. Infatti, l’edema polmonare e cerebrale possono insorgere circa 24 ore dopo la salita, ma una toccata e fuga in alta quota in genere non provoca ripercussioni in persone sane.
Maggior attenzione, e meglio sarebbe evitare escursioni a quote così elevate, devono prestare gli uomini anziani in sovrappeso, le persone con malattie respiratorie, ipertensione polmonare, cardiopatie congenite e tassi di ossigeno bassi nel sangue.