Il cervello non è un organo singolo ma una serie di organi impilati uno sull’altro, organi che, per l’esattezza, si appoggiano uno sull’altro in ordine evolutivo, con l’ultimo della serie che domina gli altri.

La neocorteccia (l’ultimo della serie, appunto) è uno strato di tessuto variolato rosa-grigiastro, brillante e spiraleggiante, dello spessore di poco superiore al mezzo centimetro.

Se fosse stesa su una superficie piana, la neocorteccia risulterebbe larga circa 45 centimetri e lunga circa 60. In realtà essa è suddivisa in sei strati, ognuno dei quali ha uno spessore di venticinque cellule.

Nel suo complesso la neocorteccia si compone di un numero di neuroni variabile tra i dieci e i venti miliardi, collegati tra loro grazie a innumerevoli interconnessioni che stabiliscono anche le necessarie connessioni tra la stessa neocorteccia con le porzioni inferiori del cervello e con il resto del corpo.

Nell’uomo, la neocorteccia rappresenta circa il 90 per cento del cervello.

(tratto dal libro “Il cervello quantico” di Jeffrey Satinover)

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