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TANNINI

 

tannini

I tannini sono molecole sintetizzate nelle piante, soprattutto a livello della corteccia, per difendersi dall’attacco degli erbivori. Essi hanno un sapore sgradevole dovuto alla loro capacità di precipitare le proteine. Una delle piante più ricca di tannini è il castagno.

Il vino rosso è ricchissimo di tannini, così come l’uva (prevalentemente nera), il tè, il caffè, i frutti di bosco, il sorgo e l’orzo.

Caratteristica principale dei tannini è l’astringenza dovuta alla loro capacità di legarsi alle mucoproteine salivari, astringenza che provoca secchezza nella bocca.

La stessa azione è attiva anche a livello intestinale dove garantisce un effetto antinfiammatorio e antibatterico sulla mucosa intestinale.

I tannini possiedono pure proprietà antiossidanti, emostatiche, antidiarroiche e anti ulcera.

Hanno tuttavia delle controindicazioni quali quelle di limitare l’assorbimento di alcuni minerali (ferro e zinco) e di vitamine. In dosi elevate possono provocare effetti irritanti sulle mucose del tratto digerente, tossicità epatica, stipsi, inibizione degli enzimi digestivi e riduzione dell’effetto lubrificante della saliva.