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POMODORI DI SERRA

 

pomodori di serra

Da dove vengono i pomodori che finiscono nelle nostre tavole? Spesso da campi pieni di pesticidi, da manodopera sfruttata a basso costo. Un documentario francese ci porta proprio tra gli ortaggi rossi.

Hugo, Ludo, John e Franck, sono quattro giovani francesi del collettivo Le Tatou che hanno realizzato un documentario di 8 minuti in cui ci raccontano il viaggio che i pomodori fanno: dai campi alle nostre tavole.

Parliamo dei pomodori che troviamo nei mercati europei, disponibili tutto l’anno con conseguente perdita della stagionalità, ciò significa prezzi alti, prodotti fuori stagione e perdita della biodiversità in terreni che non riposano mai.

Le immagini sono state girate ad Almería in Spagna, definito l’orto europeo perché è proprio qui che si produce una maggiore quantità di pomodori che poi vengono esportati.

Parliamo di ben 44mila metri quadrati di serre che non solo sfruttano il terreno, ma inquinano tantissimo. Pensate a tutta la plastica usata per coprire le coltivazioni. C’avevate mai pensato?

Questa plastica viene cambiata spesso, raccontano i ragazzi, ma difficilmente riciclata. La maggior parte finisce in mare, aumentando sempre più l’inquinamento e avvicinando sempre più quella profezia catastrofica che entro il 2050 ci sarà più plastica che pesci.

Secondo il documentario, questa plastica viene bruciata per poi finire in spiaggia perfino nel Parco naturale di Cabo de Gata-Nijar. Ma i problemi non finiscono qui perché i quattro ragazzi raccontano che per produrre così tanto, sono stati creati impianti di desalinizzazione dell’acqua marina per la coltivazione.

Abbiamo più volte parlato di cosa comporta tutto ciò: uso di energia e distruzione in parte della flora e la fauna, sapete perché? Il sale viene gettato nuovamente in mare e crea squilibri per animali e piante. Ancora, l’acqua dolce invece, viene scavata a 1500 metri di profondità andando a impoverire falde già compromesse.

Una situazione che va avanti da anni eppure la produzione non tende a diminuire. E questo dipende esclusivamente da noi perché il mercato si sa segue le tendenze del consumatore. Ecco, quindi, perché dovremmo evitare di comprare i pomodori e altri ortaggi, tutto l’anno.

Frutta e verdura fuori stagione sono prodotte in serre che consumano importanti quantità di energia non rinnovabile, usano ingenti quantità di sostanze chimiche e inquinano a più non posso. 

Senza considerare tutti i chilometri percorsi da questi prodotti per arrivare alle nostre tavole (e l'assoluta mancanza di sapore e salubrità).

Così se le autorità preferiscono guardare dall’altra parte, almeno noi facciamo scelte consapevoli (e aiutiamo l'economia locale).

Dominella Trunfio