LE ALBICOCCHE
- Categoria: Alimentazione
- Pubblicato: Venerdì, 09 Ottobre 2020 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
Albicocca: nome botanico Prunus Armeniaca, della famiglia delle Rosaceae.
È un frutto precoce rispetto agli altri frutti della stessa famiglia, questo la rende particolarmente vulnerabile agli sbalzi termici, compromettendo la sua immunità verso muffe, virus e batteri.
È un frutto che può essere conservato anche disidratato, questo per l’aspetto Yin-Yang togliendo la parte liquida la rende particolarmente più Yang.
L’albicocca è particolarmente ricca di vitamine, sali minerali e fibra.
Molto ricca di Potassio e di tanta Vitamina A sotto forma di betacarotene, e Vitamina C. I Carotenoidi in essa contenuti sono importanti per proteggere la vista, infatti sono una buona protezione per la retina.
Basso contenuto calorico, per 100 grammi se consumato il frutto fresco (28 kcal) mentre il frutto disidratato ha un contenuto calorico più alto (200 kcal).
I composti fenolici lo rendono un frutto con buone proprietà antiossidanti, insieme alla presenza di: quercetina, catechine, epicatechine, ecc.
Particolarmente indicata per chi problemi di anemia, perché contengono Ferro non-eme, differente da quello di provenienza animale, viene assorbito più lentamente, quindi occorre consumare anche alimenti ricchi di Vit. C.
Utile in caso di spossatezza cronica.
Da studi fatti, avendo le albicocche un alto contenuto di catechine (famiglia di fitonutrienti flavonoidi) hanno rilevato che inibiscono l’attività di un enzima coinvolto in una delle fasi dell’infiammazione, proteggono i vasi sanguigni.
La Vit.A stimola la produzione di melanina, sostanza utile per l’abbronzatura.
Utile anche per regolarizzare il colesterolo HDL e LDL. Previene la stitichezza.
CONTROINDICAZIONI: se assunte abbondantemente, possono avere un effetto lassativo, fare attenzione a chi è allergico ai pollini delle graminacee e della betulla, potrebbe avere sintomi di allergia con l’assunzione di albicocche.
Le albicocche secche a volte possono essere conservate con solfiti, quindi particolare attenzione a chi sensibile ai solfiti.
I SEMI DI ALBICOCCA: pareri discordanti sul loro utilizzo, contengono Vit B17 che pare reagisca con l’enzima glucosidase, sprigionando cianuro, annientando cellule malate.
ATTENZIONE però non tutte i semi sono buoni, infatti i semi che hanno un gusto amarissimo e immangiabile non commestibili.
Marco Mazzini Naturopata