Può darsi che non colpisca sempre lo stesso punto, ma, in media, il fulmine si abbatte sulla superficie terrestre un centinaio di volte al secondo.

Si tratta di una scarica elettrica di grandi dimensioni che si istaura tra due corpi con un’elevata differenza di potenziale elettrico.

Solitamente i due corpi sono rappresentati dalla Terra e da una nuvola, ma sono comuni anche scariche tra due nuvole o all’interno della stessa nuvola, tra un aeroplano e una nuvola e tra un aeroplano e il suolo. Sono molto più rari quelli che vanno dal suolo a una nuvola.

Le condizioni ideali per lo sviluppo di fulmini sono i cumulonembi, tipici dei fenomeni temporaleschi, ma sono stati osservati fulmini anche durante tempeste di sabbia, bufere di neve e nelle nuvole di cenere vulcanica.

A tutt’oggi l’origine di questo fenomeno non è del tutto chiara.

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