DOVE SONO FINITI I CUCCIOLI?
- Categoria: Concorso
- Pubblicato: Giovedì, 01 Settembre 2016 00:00
- Scritto da ADMIN
“Buon giorno Tanu. Come ti senti oggi?”
“Bene, Nuki. È passata mia sorella per informarmi che anche lei è incinta.”
“Che bella notizia! Quindi partorirete insieme?”
“No, lei ha qualche giorno di ritardo, comunque entrambe saremo mamme in maggio.”
Nuki si stende ai piedi della sua bellissima moglie, le lecca la testa e cerca di scaldarla con il suo corpo: si vede molto bene che ne è innamorato.
“Meno male che noi cani procioni siamo monogami. Mi spiacerebbe dover dividere il mio Nuki con qualche altra,” pensa Tanu, orgogliosa di avere un marito tanto affascinante che l’ha conquistata con un feroce combattimento, nonostante la sua specie sia molto pacifica. Infatti, le uniche lotte avvengono per conquistare la propria femmina.
“Vieni, cara, “ propone Nuki. “Ho trovato un posto in riva al fiume, dove vive una colonia di rane abbastanza grande da soddisfare i nostri bisogni. Soprattutto per te che porti in seno i nostri piccoli.”
“Sì, però attendiamo il buio, sai che non mi piace uscire dalla tana con il chiaro.”
Quando finalmente le tenebre sono calate, i due sposini, code intrecciate, escono. La caccia è fruttuosa, e i nostri amici tornano alla tana con i loro appetiti soddisfatti.
Un mese dopo (siamo ormai a maggio), Tanu partorisce sette splendidi cuccioli che divengono subito i preziosi tesori del padre.
Durante il periodo dell’allattamento, uno dei due genitori è sempre presente e attivo nella difesa della tana e dei cuccioli, mentre l’altro si allontana con il compito di procurare il cibo per tutti.
E infine (siamo ormai in piena estate), i piccoli iniziano a uscire e a perlustrare i territori di caccia, sempre istruiti dai genitori.
Ma un brutto giorno…
Un forte temporale scuote la foresta: i rami si piegano e il vento urla forte il suo furore.
“Venite, piccoli, seguitemi, rientriamo nella tana, papà ci raggiungerà,” dichiara Tanu galoppando veloce verso il riparo.
Giunta in vista del rifugio, Tanu si accorge con orrore che non uno dei piccoli è con lei.
“Eppure mi hanno subito seguita, quando gliel’ho ordinato,” piange la poverina, invertendo la marcia, correndo a perdifiato e chiamando a uno a uno i suoi cuccioli, senza tuttavia ottenere neppure il più piccolo indizio sul motivo della loro sparizione.
Solo acqua, vento, vapori di nuvole basse e strani bagliori rispondono alle sue urla disperate.
“Perché sei così agitata?” domanda Nuki sopraggiungendo proprio in quel momento.
Tanu allora gli spiega l’accaduto piangendo disperata.
“Non preoccuparti, cara, appena avrà smesso di piovere, ci recheremo da Hercule Procionot e gli affideremo l’incarico di ritrovare i nostri figli. È un investigatore molto bravo, vedrai che risolverà il caso. Ora torniamo alla tana attendiamo con fiducia. Anzi, sai che ti dico? Tu mettiti al riparo, io vado subito da Hercule Procionot.”