Andrea frequentava il liceo classico della sua città con molto profitto. Era un ragazzo assennato, aveva molti amici e una ragazza, Maria Giovanna, di cui era blandamente innamorato.

I suoi genitori erano molto soddisfatti del loro figliolo e, con i conoscenti e anche con i parenti, magnificavano sempre le sue qualità: “Andrea si applica molto allo studio, infatti riesce bene in tutte le materie, soprattutto in greco. I coetanei che frequenta sono tutti di famiglie abbienti. Non ci possiamo proprio lamentare di lui.”

Accadde che un giorno, nella classe di Andrea, fosse introdotta una nuova studentessa, una ragazza indiana di nome Damia.

Accadde che il nostro amico la trovasse splendida.

Accadde che se ne innamorasse tanto da trascurare gli studi e la sua ragazza storica.

Quando i genitori si avvidero di quanto stava accadendo, parlarono con il giovane: “Ci siamo informati sulla tua nuova fiamma. Non è una ragazza adatta a te. Vive sola con il padre – che è un semplice impiegato comunale – essendo la madre morta qualche anno fa. Riteniamo che Maria Giovanna sia la persona giusta per te, quindi ti preghiamo di riconsiderare quello che stai facendo. Se la abbandoni ora, poi non sarà più possibile tornare indietro, te ne rendi conto?”

“Sì, sì, me ne rendo conto, ma Damia è tutta un’altra cosa!”

“Che cosa te lo fa pensare?”

“Oh, non so, vado così, a lume di naso!”

“Ma” chiese la madre,

Fa molta luce il lume di naso?

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