La vita e i mezzi di sussistenza dei nativi dongria kondh sono minacciati dai piani di sviluppo di una miniera di bauxite sulle colline sacre di Niyamgiri a Orissa, nell'India Orientale.
8000 dongria kondh fanno parte di una comunità le cui origini precedono l'utilizzo della lingua scritta e vivono in 90 villaggi sulle colline di Niyamgiri. La comunità è stata ufficialmente dichiarata "gruppo tribale primitivo" a Orissa e descritto come "a rischio" da una commissione nominata dalla Corte Suprema Indiana. Le loro terre e il loro habitat godono dello status di protezione speciale ai sensi della Costituzione Indiana.
Nell'aprile del 2009, il Ministero indiano dell'Ambiente e delle Foreste autorizzò un progetto di joint venture tra l'OMC (Orissa Mining Corporation) e la Sterlite India per sviluppare una miniera di bauxite sulle colline di Niyamgiri.
Nell'agosto del 2010, dopo un'ampia campagna di sensibilizzazione e protesta da parte dei dongria kondh, di Amnesty Internationale e altre Ong, il Ministero dell'Ambiente e delle Foreste indiano ha bloccato la realizzazione della miniera dopo aver constatato che il progetto violava gravemente le leggi ambientali e forestali, tanto da costituire un abuso nei confronti della comunità.
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Gli allevatori e i negozi alimentano la crisi di animali da compagnia in un mondo che già non riesce a gestire quelli indesiderati. Ora come ora ogni nuovo nato sottrae la possibilità di una casa a un cane o a un gatto in attesa di adozione in un rifugio.
Il commercio di animali domestici tratta questi ultimi come oggetti, li alleva solo per il profitto e nega loro qualsiasi tipo di socializzazione, di esercizio fisico e anche le più elementari cure veterinarie.
Molti negozi di articoli per animali commercializzano cuccioli di cane o gatto che, spesso, vengono "acquistati" dal cliente sull'onda emotiva del momento, per essere poi abbandonati quando la novità cessa di essere tale.
Leggi tutto: COMMERCIO DI ANIMALILa barriera corallina intorno all'arcipelago indonesiano è fittamente abitata da piccoli pesci e invertebrati dai colori vivaci. Questi animaletti sono molto richiesti per gli acquari marini, cosicché essi sono catturati ed esportati soprattutto in Nord America, Europa e Giappone.
Mentre il prelievo di pesci destinati agli acquari potrebbe essere un modo sostenibile sia per sfruttare le risorse naturali sia per favorire la conservazione della barriera corallina, può anche produrre molti danni.
Il sovrasfruttamento delle specie rare è un serio problema di conservazione, mentre i metodi di cattura, tra cui l'uso di cianuro e dinamite, può fisicamente distruggere le barriere coralline. Spesso, inoltre, insorgono seri problemi per il benessere animale durante l'imballaggio e il trasporto.
L'Indonesia ha messo in atto scarse o nulle potiche per regolamentare questa rapida crescita del commercio. Politiche che sono urgenti affinché gli acquari marini non diventino l'ennesima grave minaccia per il fragile ecosistema della barriera corallina.
(fonte: Care2)
La campagna per incentivare l'uso dell'energia solare in Europa ha avuto uno stop qualche settimana fa, quando il Commissario Europeo per il Commercio, Karel De Gucht, impose dei dazi provvisori anti-dumping sui prodotti solari importati dalla Cina. Entro dicembre il suddetto Commissario vorrebbe trasformare quei dazi in permanenti, a meno di trovare qualche sorta di accordo.
I cambiamenti climatici sono una delle sfide maggiori per la nostra generazione, e l'energia solare è importantissima per combatterli. Tuttavia, ogni incremento di prezzo, inclusi quelli provocati dall'imposizione di dazi, renderebbero l'energia solare più costosa del carbone e del nucleare, quindi l'energia solare pulita non rimpiazzerebbe quella sporca.
Evitando di rendere permanenti i dazi imposti sui pannelli solari, Karel De Gucht contribuirebbe alla protezione del clima.
(fonte Care2)
I bracconieri indiani usano una sostanza chimica - il Carbofuran - per uccidere le tigri a rischio di estinzione.
Il Carbofuran è una sostanza trasparente e senza odore usata dai coltivatori di patate in quanto pesticida a basso costo.
I bracconieri riempiono le carcasse di animali, solitamente prede delle tigri, con quella sostanza e le lasciano come esche.
Le tigri muoiono avvelenate nel giro di un'ora dopo aver mangiato le carcasse. Allora i bracconieri spogliano quei meravigliosi animali della pelle, dei denti, delle unghie e dei genitali per venderli con profitti altissimi ai commercianti tibetani e cinesi.
Purtroppo il Carbofuran rappresenta una minaccia anche per gli uccelli che muoiono dopo averne ingerito anche solo un granello.
(fonte Care2)
Nel 1986 la International Whaling Commission (IWC) bandì la caccia delle balene a scopi commerciali. Ciò nonostante diversi Paesi (tra cui Giappone e Norvegia) continuano questa pratica crudele. Perché? Semplice: nella Convenzione del 1986 esistono due scappatoie che permettono ai Paesi interessati di uccidere con il pretesto di:
In qualsiasi modo siano etichettate queste uccisioni, le balene muoiono per scopi commerciali.
Non esistono scuse per continuare a permettere questa pratica barbara e superata, specialmente ora che le balene devono fronteggiare altri pericoli come l'inquinamento e l'aumento dei cambiamenti climatici.
(articolo tratto da Human Society International)
L'isola di Pantelleria, situata nel canale di Sicilia e più vicina all'Africa che all'Italia, è un'isola vulcanica di una bellezza mozzafiato. Il mare cristallino, i fondali e la biodiversità - quell'insieme unico di specie animali e vegetali - devono essere patrimonio di tutti. Una forma di tutela può essere l'istituzione di un Parco che ne esalterebbe la bellezza e ne promuoverebbe forme di turismo sostenibile.
Pantelleria è invece l'unica isola del Canale di Sicilia che non è ancora protetta.
Ora sembra che sia stato concesso il permesso di trivellare il Canale di Sicilia per verificare la presenza di petrolio.
L'Italia deve investire in energia rinnovabile e in efficienza energetica, in natura e bellezza, non puntare sui combustibili fossili!
(articolo tratto da WWF Italia)
Il mese scorso la commissione europea ha raggiunto un accordo per far apporre sulle etichette di tutti i prodotti della pesca il metodo di cattura.
Questo è un enorme passo avanti per il benessere animale (metodi abusivi di pesca non si potranno più utilizzare) e per i diritti dei consumatori.
Ora è tempo di etichettare convenientemente anche tutte le altre carni che vengono commercializzate.
(fonte: Compassion in World Farming)
E' stato firmato il decreto interministeriale per vietare la coltivazione degli OGM in Italia, ma la biodiversità e la nostra agricoltura sono al sicuro solo sulla carta.
Ora è necessario procedere alla decontaminazione dei due campi friulani seminati con mais MON810 della Monsanto il 15 e 16 giugno scorso, cosa che va fatta prima che le piante fioriscano e possano contaminare, con il polline portato dal vento e dagli insetti, campi vicini e lontani.
(fonte: Greenpeace)
La caccia ai gatti randagi è ancora legale in Svizzera grazie ai 105 legislatori che l'hanno confermata contro i 59 che avevano proposto il suo bando.
I sostenitori della caccia affermano che i gatti creano problemi agli uccelli e alle lucertole e che i metodi umani di controllo, come ad esempio la sterilizzazione, sono troppo costosi.
Mentre è perfettamente vero che i gatti cacciano uccelli e lucertole, nessuno dice però che essi tengono anche sotto controllo il numero dei topi.
Inoltre cacciare è crudele, inutile e pericoloso per i cittadini: in certi posti è stato permesso di cacciare gatti fino a 200 metri di distanza dalle abitazioni. Molti gatti sono feriti dalle pallottole e lasciati morire nelle più atroci sofferenze.
(fonte Care2)
Denutrite, malate, con zampe rotte e gonfie, percosse con un bastone per farle camminare insieme al resto del gregge: queste erano le condizioni in cui erano costrette a vivere oltre 60 tra pecore e capre a Senago (MI).
Loro compagni di prigionia circa 100 galline, 10 oche, 15 anatre, 2 cavalli e 2 cani, tutti detenuti inadeguatamente in un terreno in condizioni disastrose, con presenza di deiezioni ovunque, detriti ferrosi ed edili, rottami di vario genere, carogne di animali mai rimosse, infestazioni di insetti.
Le guardie zoofile OIPA di MIlano sono intervenute su segnalazione e, grazie alla collaborazione con Polizia Locale e Carabineri, sono stati identificati sia il custode sia il proprietario del terreno. La Polizia Locale ha posto tutta l'area sotto sequestro penale e i due uomini sono stati denunciati per maltrattamento di animali.
(fonte OIPA)
Madi, un vecchio elefante femmina di 48 anni, aveva lavorato per tutta la vita nel circo tedesco Universal Circus Renz.
Diventata troppo anziana per eseguire i suoi numeri, veniva a malapena tollerata nel circo.
Un giorno l'elefantessa entrò in un fiume per bagnarsi, ma scivolò e cadde su un fianco. Data l'età non fu lesta a rialzarsi, allora il signor Rene Renz, fratello del proprietario del circo, iniziò a saltare sul suo dorso, impedendole di raddrizzarsi e facendola così annegare.
Sulla riva del fiume erano presenti diversi spettatori, ma nessuno si degnò di intervenire.
(fonte Care2)