Sembra che l’orso bruno abbia un olfatto migliore del cane e che sia più veloce di un cavallo. È in grado, nonostante la mole, di arrampicarsi agevolmente sugli alberi.

Il senso più sviluppato è sicuramente l’olfatto, che permette all’orso di sentire l’odore di una carcassa anche a chilometri di distanza. A causa della loro dimensione e forza, questi animali non hanno predatori naturali ma la popolazione mondiale è stata decimata a causa dell’uomo, che l’ha cacciato per decenni.

Tra ottobre e dicembre l’orso bruno si ritira nella sua tana fino a marzo/maggio. Non si tratta di un vero e proprio letargo, anche se egli cessa ogni attività (compresa l’alimentazione) e per sopravvivere sfrutta il grasso accumulato durante la bella stagione.

L’orso bruno pesa da 80 a più di 600 chili (il maschio è circa un 10 percento più grande della femmina) e, quando si erge sulle zampe posteriori nella classica postura intimidatoria raggiunge un’altezza di 2,5 metri.

In base alla regione demografica, la pelliccia può essere marrone scuro, crema o quasi nera.

L’alimentazione è onnivora con una grande varietà di cibi vegetali ma per necessità si cibano anche di carogne e capi di bestiame.

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