PATOLOGIE DELL'ORECCHIO
- Categoria: Mondo felino
- Pubblicato: Venerdì, 02 Giugno 2017 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
La capacità uditiva del gatto è molto sviluppata, soprattutto per le alte frequenze. La possibilità di orientare i padiglioni auricolari verso la fonte del suono, unita alla dimensione delle orecchie, oltre alle bullee (due ampie camere risonanti dovute all’ingrossamento dell’osso del timpano), dotano micio di una formidabile arma per identificare la posizione delle prede.
Le orecchie, un organo tanto prezioso per il gatto, vanno quindi preservate al meglio, possibilmente pulendole giornalmente con un dischetto di cotone inumidito. Non è semplice, perché micio di solito non si lascia manipolare, soprattutto in un punto così delicato.
Vediamo quali sono le più comuni patologie di questo organo.
Punture di zanzara. Possono provocare una dermatite che sfocia in eritemi e croste. Si può solo prevenire con repellenti.
Acari. Provocano un’otite molto contagiosa. Si manifesta con grattate compulsive e scuotimento della testa. Si cura con acaricidi (pratici gli spot-on) e, se i gatti sono più di uno, conviene curare tutti allo stesso modo anche se certi non presentano i sintomi classici. Se con gli acaricidi non si dovessero ottenere risultati, occorre rivolgersi al veterinario per una pulizia profonda del condotto uditivo.
Ferite. Soprattutto i gatti interi lottano tra loro per il possesso delle femmine e la prima parte che ne fa le spese sono le orecchie. Si osservano, infatti, molti gatti con una parte delle orecchie mancante.
Dermatite da sole. Soprattutto i gatti bianchi sono soggetti a questo problema. La soluzione è, se micio esce, di spalmare la parte esterna con una crema solare a protezione totale. Se non lo si fa, il gatto potrebbe andare incontro a tumori che obbligherebbero il veterinario ad asportare chirurgicamente una parte o in toto l’orecchio.
Sordità. Soprattutto nei gatti anziani o nei cuccioli (bianchi con occhi azzurri, ma non in tutti!) si può manifestare questa patologia. I gatti che ne sono affetti non vanno lasciati uscire: in casa, infatti, in un ambiente cui sono abituati, possono sopperire alla menomazione con la vista e l’olfatto, fuori non sarebbero in grado di sottrarsi ai pericoli (auto in arrivo, predatori ecc.).