VOGLIA DI UN CUCCIOLO DI GATTO
- Categoria: Mondo felino
- Pubblicato: Domenica, 10 Settembre 2017 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
Voglia di un cucciolo di gatto?
Niente di più facile che adottarne uno o dal gattile della propria città o da un conoscente affidatario di qualche cucciolata.
Ma facile non è il suo inserimento nella vita quotidiana.
Chi conosce i gatti sa che sono animali indipendenti, che non accettano imposizioni indesiderate, che fingono di non capire le nostre esigenze ma che impongono le loro.
Ogni gatto ha un carattere diverso, quindi è quasi impossibile delineare regole generiche da seguire, ma proveremo a indicarne qualcuna.
Occorre innanzitutto tener presente che il nostro cucciolo è stato strappato a un ambiente noto (sia esso gattile o casa o fienile completi di mamma gatta) e immesso in un ambiente completamente nuovo, quindi eccitante per alcuni, straziante per altri (dipende dal carattere: intraprendente per i primi, timido per i secondi).
È quindi importante accogliere il nuovo micio con amore che si manifesterà con toni di voce pacati, con carezze sulla schiena quando esso si comporterà bene e con rimproveri (sempre pacati), arrivando anche a spostare micio da un luogo dove non si vuole che stia.
I gatti, soprattutto se giovani, si spaventano facilmente, quindi se li si vuole educare a determinati comportamenti, occorre usare la dolcezza (come mamma gatta del resto).
È importante assegnare loro un nome e ripeterlo quando li si accarezza o durante le grattatine del sottogola.
Bisogna anche predisporre cucce (che potrebbero essere cartoni rovesciati con un buco di ingresso) sistemate in angoli protetti.
Indispensabili sono pure i giochi. Infatti, l’istinto ludico dei piccoli è incontenibile. Sono particolarmente apprezzate le palline di plastica, soprattutto se rimbalzano, i tunnel fruscianti e i topolini di pelo, disponibili nei negozi per animali. Sono graditi anche i tappi di sughero (dove le unghie si infilano ma sono difficili da districare, con enorme divertimento di micio). Da evitare le palline di carta stagnola (si sbriciolano facilmente con pericolo di ingestione da parte del nostro beniamino), i giocattoli troppo piccoli che il gattino potrebbe inghiottire, con conseguenze anche mortali in casi estremi.
Occorre sempre tenere a mente che un gatto è parte della famiglia. Bisogna ascoltare i suoi bisogni, ricambiare le sue coccole, rispettare la sua libertà. In cambio riceveremo allegria e affetto.
Tuttavia, un micetto è anche impegnativo: bisogna tenere pulite le ciotole di cibo e acqua, la lettiera, le cucce che visita (anche se spesso non sono le sue cucce ma divani, poltrone, letti ecc.). Occorre fare attenzione alla salute, provvedendo a sverminazioni, a vaccinazioni, a trattamenti antipulci, a sterilizzazione al momento opportuno. Ma una delle cose più difficili da decidere è permettergli di uscire. Se si abita in città e in appartamento, la domanda non si pone, ma se si possiede un giardino in periferia, perché tenere in casa il nostro micetto? Perché rifiutargli la libertà di esplorare, di cacciare, di conoscere l’ambiente che dovrebbe essergli naturale? Solo per la nostra tranquillità? Non ho suggerimenti: dipende dal carattere del gatto e da quello dei suoi affidatari.
Voglia di cucciolo di gatto, dunque? Sì, ma adottarlo con la consapevolezza che sarà un rapporto senza soluzione di continuità.