COME ALIMENTARE IL PROPRIO GATTO
- Categoria: Mondo felino
- Pubblicato: Domenica, 05 Gennaio 2014 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
Durante la presentazione del mio ultimo libro- Gioia, mia gioia –, Salvatore mi ha chiesto con cosa nutrire i gatti.
Poiché penso sia un argomento che interessa molte persone, di seguito indico alcune regole da seguire per la salute dei nostri mici.
Innanzitutto parliamo di ambiente e di modalità.
La ciotola dell’acqua e quella del cibo devono essere poste lontano dalla lettiera e devono
essere abbastanza grandi perché ai gatti non piace che le loro vibrisse tocchino le pareti delle ciotole. Quindi per il cibo è meglio un piatto. Evitare di utilizzare ciotole e piatti di plastica: anche se a noi non sembra, resta sempre un po’ di odore del cibo precedente che non sfugge al fiuto raffinato del nostro beniamino. Evitare anche di lavare le sue stoviglie con detersivi: qualche residuo rimane sempre, meglio quindi abbondante acqua calda.
Il cibo, sotto forma di crocchette, deve essere disponibile per il micio ventiquattro ore il giorno perché in natura i felini fanno tanti piccoli pasti, e noi non sappiamo quando è il momento giusto per alimentarli.
Ora parliamo degli alimenti da evitare:
Latte è importante non mettere a disposizione dei nostri beniamini il latte. I gatti si nutrono del latte fornito dalla loro madre fino all’età di circa tre mesi – fino a 45 giorni solo di quello, oltre con integrazione di cibo per gattini. Il latte vaccino è controindicato per loro perché, essendo il prodotto di una specie animale diversa, può provocare coliti con diarrea. Se proprio si vuole mettere a disposizione dei nostri amici del latte, esistono prodotti specifici a basso contenuto di lattosio che si trovano sia nei supermercati sia nei negozi dedicati all’alimentazione animale.
Pasta e riso il gatto digerisce con difficoltà l’amido, eccetto quando è stracotto e somministrato in piccole quantità.
Ossa e lische di pesce anche e soprattutto quelle piccole che possono frantumarsi e provocare danni all’apparato digerente del gatto.
Salumi e, in genere, tutti i cibi molto salati che danneggiano le reni dei nostri amici.
Carni crude – soprattutto quella di maiale e di pesce – perché possono indurre nei gatti malattie anche gravi.
Spezie che disturbano il fegato dei nostri piccoli amici.
Aglio e cipolla che sono tossici per i gatti.
Cioccolato e altri alimenti dolci in genere, nonostante i nostri beniamini ne siano ghiotti, che provocano obesità. Il cioccolato contiene inoltre una sostanza, la teobromina, responsabile di un’intossicazione acuta, a volte anche mortale.
Alimenti umani anche preparati per i gatti perché di solito privi di alcuni elementi indispensabili per la loro dieta: arginina, taurina, acido arachidonico (un acido grasso essenziale), la vitamina A e la B1.
Albume dell’uovo che, se proprio glielo si vuole somministrare, deve essere ben cotto.
Cibi per cani perché troppo ricchi di amido e poveri di proteine, grassi e taurina.
Invece i cibi consigliati sono:
Crocchette secondo l’età del gatto esistono crocchette adatte. L’importante è scegliere una marca ottima, per evitare conseguenze negative per la salute.
Cibo umido vale lo stesso discorso fatto per le crocchette, facendo attenzione al residuo di ceneri che deve essere il più basso possibile.
Carni di qualsiasi tipo purché cotte.
Grassi soprattutto della carne come il lardo. Meglio invece evitare l’olio vegetale o, al limite, usare quello di oliva. Bene anche lo strutto.
Verdure cotte come carote, asparagi, zucchine, fagiolini, patate sempre in piccole quantità.
Detto questo, desidero sottolineare l’importanza di un’accurata pulizia di ciotole e piatti che sono serviti per i pasti del gatto.
È inoltre indispensabile che il micio abbia sempre a disposizione acqua fresca e pulita (a volte restano delle bricioline di cibo nell’acqua, quando il gatto beve dopo il pasto).