Meticolosità si recò dalla dottoressa Vecchiaia perché era in ritardo con il ciclo.

Dopo averla sottoposta a diversi esami, la dottoressa confermò a Meticolosità che avrebbe avuto un bambino.

“È già in grado di dirmi se è maschio o femmina?”

“No, è troppo presto, occorre attendere qualche mese.”

Meticolosità segnò sul suo taccuino la data in cui sarebbe dovuta tornare da Vecchiaia per nuovi controlli.

Durante la seconda visita, un’ecografia confermò alla gestante che si trattava di una femmina.

Meticolosità era fuori di sé dalla gioia: “Mi sarebbe dispiaciuto enormemente se fosse stato un maschio,” dichiarò.

“E perché mai?” chiese incuriosita la dottoressa.

“Perché avevo già deciso il nome: Bellezza. Le piace?”

“Uhm,” fece Vecchiaia. “È un nome molto impegnativo. Pensi se non dovesse essere bella per davvero, suonerebbe quasi come una presa in giro, non le pare?”

“Impossibile. Ho fatto tutto con la massima meticolosità!”

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