IODIO
- Categoria: Veganesimo
- Pubblicato: Domenica, 25 Agosto 2019 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
Dal momento che le diete a base vegetale possono essere a basso contenuto di iodio, i vegani che non consumano nessuna tra le principali fonti vegane di iodio, come il sale iodato o le alghe, possono essere a rischio di carenza.
Il contenuto di iodio nelle alghe è molto variabile e alcune possono contenere notevoli quantità di iodio. Le assunzioni di iodio non dovrebbero superare il livello massimo di tollerabilità che per l'adulto è fissato a 1.100 mcg. Le donne vegane in età fertile devono integrare l'alimentazione con 150 mcg/die di iodio. Il sale marino, il sale kosher e i condimenti salati, come il tamari, non sono generalmente iodati e negli alimenti trasformati non viene utilizzato sale iodato.
I prodotti lattiero-caseari possono contenere iodio, anche se la quantità può variare in modo considerevole.
Anche se alcuni alimenti come la soia, le verdure crucifere e le patate dolci contengono gozzigeni naturali, questi alimenti non sono stati associati con insufficienza tiroidea nelle persone sane, a condizione che l'assunzione di iodio sia adeguata.
Fonte: Position of the Academy of Nutrition and Dietetics: Vegetarian Diets. J Acad Nutr Diet. 2016 Dec;116(12):1970-1980