VEGANI E OMEGA 3
- Categoria: Veganesimo
- Pubblicato: Giovedì, 31 Dicembre 2020 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
Buona parte del nostro cervello è costituito da grassi. Nei malati di Alzheimer sono state rilevate aree del cervello con bassi livelli di grassi omega 3 a catena lunga, DHA. Esiste una correlazione tra il DHA presente nel cervello ed il quantitativo di DHA rilevabile nel sangue. Ridotti livelli di grassi DHA ed EPA nel sangue e quindi nel cervello, sono associati a maggiori riduzioni di volume cerebrale e possibili stati di demenza. Quindi avere sufficienti livelli di omega 3 EPA e DHA può essere importante per preservare funzioni e struttura del cervello. Con l'età la nostra capacità di produrre omega 3 a catena lunga a partire dagli omega 3 a catena corta, presenti in prodotti vegetali come semi di lino, semi di chia, noci o verdure, si riduce. L'EPA che si trova nei pesci non viene prodotto naturalmente da loro ma assunto dalle alghe di cui si cibano. Ma nutrirsi di pesci o integrare la propria dieta con olio di pesce è rischioso a causa della contaminazione di sostanze neurotossiche come mercurio, PCB, diossine, DDT e altri agenti inquinanti. Ad esempio le donne che vogliono avere un bambino, solo per i rischi correlati al mercurio, dovrebbero smettere di mangiare pesce almeno un anno prima di rimanere incinte. Il mercurio presente nei pesci e assunto nella propria dieta è anche associato a perdita di memoria, autismo, Alzheimer, depressione e casi di suicidio. I vegani e i vegetariani, non mangiando pesci, non assumono di conseguenza queste sostanze inquinanti ma nel corso degli anni possono avere sostanziali carenze di omega 3 a catena lunga e un'associata accelerazione del processo d'invecchiamento del cervello. Per evitare rischi inutili è necessario integrare la propria dieta con 250 mg al giorno di EPA e DHA derivata da microalghe non esposte ad agenti inquinati. |