ALLUNGAMENTO DELLA VITA
- Categoria: Scienze
- Pubblicato: Domenica, 27 Luglio 2014 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
Impressionante davvero il progressivo allungamento della vita nell’ultimo secolo.
All’inizio del Novecento, l’aspettativa di vita in Europa era di 49 anni, per poi diventare 70 negli anni settanta, 76 nel 2000 e oltre 85 ai nostri giorni.
Questo però porta alla luce un problema rilevante: l’incapacità di molti organi fondamentali del nostro corpo di rigenerarsi, e quindi riparare i danni che subiscono nella vita adulta.
Questo è sostanzialmente il motivo per cui il numero di persone che soffrono di malattie degenerative aumenta in maniera vertiginosa.
Non si rigenerano:
i neuroni della corteccia cerebrale: una persona su tre sopra gli 80 anni è affetta da una demenza, nella maggior parte dei casi si tratta del morbo di Alzheimer;
le cellule della retina: più del trenta per cento delle persone sopra i 75 anni soffre di degenerazione retinica legata all’età;
le cellule sensoriali dell’orecchio interno: più del cinquanta per cento delle persone sopra i 75 anni ha un difetto dell’udito;
le cellule beta del pancreas: 170 milioni di diabetici nel mondo;
i cardiomiociti: molte malattie cardiovascolari, che secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sono la prima causa di morte nel mondo causando il decesso di una persona su tre, è legata all’incapacità del cuore di riparare i danni che subisce durante la vita adulta.
Ogni volta che questo organo perde cellule contrattili, solitamente per l’occlusione improvvisa di un’arteria coronaria che causa un infarto, oppure in maniera più cronica, quando le cellule cardiache muoiono per esempio a causa della pressione arteriosa troppo elevata, o come conseguenza di un’infezione virale, la capacità del cuore di riparare il danno è minima.
Al posto dei cardiomiociti si forma un tessuto connettivo, fibroso, spesso una vera e propria cicatrice.
(articolo a cura di Mauro Giacca, dal libro “La medicina del futuro”)