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IL DIO APOLLO

  • Categoria: Racconti
  • Pubblicato: Mercoledì, 28 Agosto 2024 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

 

apollo

Apollo era figlio di Zeus e di Leto che diede alla luce due gemelli, Apollo appunto ed Artemide ad Asteria, un’isoletta natante delle Cicladi che fluttuava sulle acque in balia delle correnti. Leto vi si era rifugiata per sfuggire alla persecuzione del terribile serpente Pitone. Dopo la nascita dei due gemelli Zeus fissò l’isola al fondo del mare rendendola stabile e le diede il nome di Delo.

Apollo era il dio della luce (ed era dunque chiamato anche Febo), dell’arte e della musica (con la sua cetra accompagnava il canto delle Muse con le quali risiedeva sull’Elicona).

Nonostante ciò Apollo era un dio crudele e orgoglioso e, quando il sileno Marsia osò sfidarlo in una gara musicale suonando il flauto, Apollo lo sconfisse, poi lo legò a un albero e lo scorticò vivo.

Era anche il dio della poesia, dell’eloquenza e della medicina che insegnò al figlio Esculapio.

Per vendicare la madre delle passate persecuzioni di Pitone, Apollo, che era un infallibile arciere, uccise il mostro nel suo antro ai piedi del monte Parnaso nella Focide, trafiggendolo con un nugolo di frecce.

La caverna, liberata dallo spaventoso mostro, divenne la sede dell’oracolo di Delfi.

Il dio, dotato dal padre Zeus della facoltà di leggere il futuro, vaticinava per bocca della sacerdotessa Pizia. In suo onore si celebravano a Delfi i giochi pitici ogni quattro anni per commemorare la vittoria sul mostro.

Dopo l’uccisione di Pitone, Apollo, per espiare la sua colpa e placare l’ira di Gea, madre del mostro, andò in esilio per nove anni in Tessaglia dove, come un comune mortale prestò servizio presso il re Admeto e poi aiutò Poseidone a costruire le mura di Troia.

Si innamorò perdutamente di Dafne, una bella ninfa che sorprese a cogliere fiori sulle pendici del Parnaso. Le si avvicinò, ma la fanciulla, spaventata dalle attenzioni del dio, fuggì inseguita da Apollo e gli dei, per salvarla, la mutarono in alloro che da quel giorno fu la pianta sacra al dio.

Apollo fu onorato ovunque in Grecia, in Egitto e anche n Italia.

Gli furono eretti templi e dedicate statue che lo rappresentavano come un bellissimo giovane con la cetra e con il capo circondato da raggi di sole.

In Italia il suo culto si sviluppò soprattutto durante l’impero di Augusto.