MALINCONIA
- Categoria: Racconti
- Pubblicato: Giovedì, 10 Aprile 2014 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
La pioggia proprio oggi non aiuta: mi sono svegliata con una stremata malinconia in corpo che, a poco a poco, ha invaso pure la mente.
Mi aggiro per casa, abulica, neppure la colazione mi attira tanto è greve il peso che mi grava sul cuore.
Squilla il telefono: è mamma che comprende subito il mio stato d’animo e mi offre un po’ di compagnia.
Preferisco di no, e a una madre si può dire.
Di malavoglia pulisco un po’ la casa, con gli occhi lucidi osservo il grigiore oltre la finestra, poi
– non so neppure io perché – lacrime mi bagnano le guance, lacrime fatte di un niente malinconico.
“Mao?” mi interroga il mio Lallie.
È gentile la sua offerta, e io mi siedo in poltrona, offrendogli le ginocchia ancora calde di sonno.
Una pancia rosata e morbida mi viene offerta per le carezze e, come contropartita, le fusa insieme a sguardi languidi invadono il mio corpo.
Sono impegnata a rendere qualche carezza in cambio di quella profusione di coccole e, dieci minuti dopo, quando Lallie ha compiuto il suo dovere, mi ritrovo piena di energia e voglia di vivere.
Perché piangevo poco fa? Non lo so più, so solo che ora la vita si è scongelata in un caldo amore felino!