IPERCOLESTEROLEMIA
- Categoria: Veganesimo
- Pubblicato: Mercoledì, 30 Luglio 2014 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
Quanto più alto è il tasso di colesterolo nel sangue, tanto maggiore è la possibilità di ammalarsi di cancro.
Anche la componente di grasso animale nel cibo innalza il rischio.
Al contrario, cibo vegetariano si è dimostrato in grado di ridurre sensibilmente la generale incidenza delle patologie tumorali.
Da decenni numerosi studi dimostrano come i prodotti di origine animale costituiscano degli incentivatori del cancro, mentre l’alimentazione vegetale si è rivelata un’efficace protezione contro tale insorgenza nonché una vera forma di prevenzione.
L’alimentazione vegana può ridurre non soltanto l’effetto degli agenti cancerogeni, bensì anche quello derivante da predisposizioni genetiche.
Una dieta vegana associata a una regolare esposizione alla luce solare, dunque a un sufficiente approvvigionamento di vitamina D, riduce il rischio di cancro in misura notevole.
La correlazione tra il consumo di latticini e il rischio di una patologia tumorale è dimostrata con particolare evidenza nel caso del cancro alla prostata.
Un cibo vegetale ricco di fibre aiuta la digestione al pari di una regolare attività motoria; entrambi contrastano la stitichezza, ossia la presumibile causa principale del cancro colonrettale.
(dal libro “Peace Food” di Rüdiger Dahlke)