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SEGALE

 

segale

La Segale: appartiene alla famiglia delle Poaceae (Graminacee), e il suo nome originale è Secale cereale.

Questo cereale è ricco di ferro, fosforo, potassio, ma troviamo anche magnesio, calcio, sodio, zinco, rame.

Tra le Vitamine molte del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6), poi Vit. A, E, K.

Troviamo anche amminoacidi, come: arginina, acido aspartico e glutammico, glicina, leucina, triptofano, tirosina e lisina, quest’ultimo amminoacido la lisina (presente anche nei legumi) rende alla Segale una proprietà importante, ha un’azione antiarteriosclerotica e protettrice dei vasi sanguigni, in quanto la lisina è indispensabile per garantire l’elasticità delle pareti dei vasi arteriosi.

La farina di Segale oltre che per fare il pane, è usata anche per fare brioches, biscotti, crostate, piadine, focacce, e pasta.

Va ricordato, che la consistenza dell’impasto è poco elastica, e priva quasi del tutto di resistenza, per poter lavorare al meglio la farina di Segale è indispensabile aumentare l’acidità della pasta. Il sistema giusto per abbassare il pH dell’impasto di panificazione è quello di impiegare un agente lievitante naturale come la pasta acida o lievito madre.

Tra le sue principali proprietà benefiche; favorisce la digestione; come già detto antiarteriosclerotica e protettrice dei vasi sanguigni; proprietà depurative e disintossicanti per Fegato e Reni.

Ha caratteristiche lassative, quindi buona per la salute dell’intestino e per la flora intestinale, è inoltre anche capace di prevenire la formazione di gas; è consigliata a chi è in convalescenza e per chi soffre di depressione causata da stress psico-fisico; per chi ha problemi di diabete, perché rallenta le oscillazioni della glicemia e l’assorbimento degli zuccheri, mantenendo i valori della glicemia costanti senza picchi dannosi;

Per la menopausa, un consumo regolare può ridurre le vampate di calore, il mal di testa dovuti appunto alla menopausa; combatte il colesterolo cattivo, ottimo alleato in caso di ipercolesterolemia; dà un senso di sazietà, di conseguenza di aiuto in caso di diete. Da ultimi studi sembra che possa contribuire a ridurre la presenza di calcoli biliari.

Tra le controindicazioni, la più importante, è che contenendo anche se in bassa percentuale il glutine, chiaramente è sconsigliata ai celiaci e a chi ha intolleranza al glutine; attenzione anche per chi soffre di gotta, la Segale contiene elevate concentrazioni di purine, che una volta metabolizzate producono acido urico.

Marco Mazzini Naturopata