Etcì! Che raffreddore amici, mi sento malissimo!
Ho appena compiuto tre mesi e non ricordo un giorno della mia vita senza questa noiosa infreddatura.
Del resto è ancora fresco di notte, e io non ho un posto dove ripararmi, tranne la pancia della mia mamma che, anche lei, non sta per niente bene.
Etcì! Mi sono allontanata da casa per ispezionare i dintorni. Chissà che riesca a trovare una sistemazione migliore!
Attraverso due, tre, quattro strade e mi imbatto in una bella casetta con porticato, sotto di cui sono disposte due seggiole con cuscini morbidissimi. Sui quali mi giro e rigiro per impregnarli del mio odore: questi sono i miei cuscini ormai!
Ma non me ne va bene una! Ecco due cani latranti che mi schiodano dal mio paradiso per spedirmi in cima a un albero – e fortuna che c’era quello, altrimenti non sarei qui a raccontare le mie avventure.
Ecco la scena: io in cima all’albero, tremante e spaurita con sotto i cani che abbaiano a più non posso.
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I gatti sopportano bene il caldo, ma certe temperature al di sopra dei 35-36 gradi C, soprattutto se prolungate nel tempo, possono metterli in crisi.
È successo così che il gatto di un mio vicino di casa si sia presentato da me con la lingua fuori e una respirazione faticosa a bocca aperta.
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Niente è più amichevole di un amico in difficoltà
(Tito Maccio Plauto)
Se un atomo ha un solo protone, allora si tratterà di idrogeno, se ne ha due, elio, se ne ha tre, litio e così via discorrendo lungo tutta la tavola periodica.
(dal libro “Non tutto è scritto nel DNA” di Gianvito Martino e Jacopo Lo Grasso)
Apollo era figlio di Zeus e di Leto che diede alla luce due gemelli, Apollo appunto ed Artemide ad Asteria, un’isoletta natante delle Cicladi che fluttuava sulle acque in balia delle correnti. Leto vi si era rifugiata per sfuggire alla persecuzione del terribile serpente Pitone. Dopo la nascita dei due gemelli Zeus fissò l’isola al fondo del mare rendendola stabile e le diede il nome di Delo.
Apollo era il dio della luce (ed era dunque chiamato anche Febo), dell’arte e della musica (con la sua cetra accompagnava il canto delle Muse con le quali risiedeva sull’Elicona).
Mi è stato chiesto qual è l dstanza di sicurezza da un gatto per evitare la sua fuga o i suoi attacchi.
Premesso che in presenza delle persone con cui micio ha familiarità la suddetta distanza è praticamente nulla, quando invece al nostro beniamino si avvicini una persona estranea, la distanza di sicurezza è di circa un metro o più. Se poi il gatto fosse impossibilitato a fuggire o a nascondersi, una volta che la distanza di sicurezza si sia ridotta o annullata, l’unica soluzione per lui è l’attacco.
Secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) delle Nazioni Unite, le ondate di calore marine si abbattono sugli oceani con una frequenza doppia rispetto a trent’anni fa e l’innalzamento di mari e oceani è già in atto.
Leggi tutto: QUAL E' IL RISCHIO DELLE ONDATE DI CALORE MARINE?
All’uomo è dato di discorrere con sé stesso in completa solitudine, in una segregazione che è di gran lunga più perfetta di quella di un eremita.
L. Wittgenstein
Nel secondo decennio dell’ottocento vennero scoperti i tre foglietti germinativi, ossia i tessuti primordiali dai quali hanno origine i differenti organi e sistemi: l’endoderma, il mesoderma e l’ectoderma. Per rispondere al grande quesito della morfogenesi, però, le scienze dovettero scendere un altro gradino della scala biologica, introducendo un ulteriore livello intermedio tra il visibile e l’invisibile.
(dal libro “Non tutto è scritto nel DNA” di Gianvito Martino e Jacopo Lo Grasso)
Conoscenza e Curiosità si incontrarono un giorno in un bar. Fecero subito amicizia perché Curiosità si interessò molto alle vicende di Conoscenza che, da qualche tempo, si sentiva un po’ sola.
“Se hai tempo e voglia, mi piacerebbe ascoltare la causa del tuo malumore,” dichiarò curiosa Curiosità.
“Non si tratta di un vero e proprio malumore,” rettificò Conoscenza. “I miei genitori si sono da poco trasferiti in Canada. Volevano che mi unissi a loro, ma io ho rifiutato. Così sono rimasta sola…”
“Perché hai rifiutato? Sempre se posso chiedere.”
La coda è un prolungamento della colonna vertebrale, essenziale per l’equilibrio del gatto: gli serve da bilanciere per saltare o spostarsi sui tetti e gli permette di ritrovare l’equilibrio quando cade inavvertitamente. È inoltre un ottimo barometro delle emozioni proprio come le orecchie. Eccone alcune letture:
Bassa tra le gambe indica paura;
bassa e a U è sinonimo di appostamento;
bassa e arruffata è tipica del gatto pronto a difendersi;
alta e arruffata indica l’attacco imminente;
alta e liscia comunica rilassamento;
agitata da ampi movimenti indica un forte nervosismo;
piegata alla base e spostata di lato nelle femmine indica calore.
Il pensiero del suicidio è un potente mezzo di consolazione: grazie a esso si superano parecchie cattive notti.
Friederich Nietzsche