Mi è stato chiesto per quali problemi urinari è necessario un pronto intervento veterinario. Eccone alcuni:
- Se la produzione dell’urina è di molto inferiore al solito, potrebbe trattarsi di nefrite acuta, grave disidratazione dovuta a una forte diarrea o vomito, a un’importante emorragia o a uno stato di shock.
- Se poi l’urinazione è del tutto assente, potrebbe trattarsi di una nefrite acuta molto grave, oppure di ipotensione o di una grave shock.
- Si ha invece una probabile rottura della vescica oppure una sua paralisi in seguito a gravi traumi, cadute, investimenti, lesioni nervose o alla presenza di calcoli, quando il micio produce urina (la si può sentire dall’addome gonfio e teso), ma non riesce a espellerla.
In tutti questi casi è necessaria una visita veterinaria urgente perché il gatto potrebbe essere in pericolo di vita.
L’elettroencefalogramma è un esame strumentale non invasivo che consente di analizzare le attività del cervello misurandone l’attività elettrica.
L’elettromiogramma è un esame strumentale che consente di registrare i potenziali elettrici muscolari, dando così una misura dell’attività neuromuscolare.
(Dal libro di Antonella Viola “Il tempo del corpo”)
Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso
Confucio
“Salve Sammy.” mi apostrofa Peppino appena metto piede nel suo bar. “Su, raccontaci le novità.”
“Quali novità. Io non so nulla.”
“Certo che sei un bell’impiastro, eh Sammy! Devo essere sempre io a raccontarti le notizie di casa tua. Non è mai successo una volta che tu ci abbia informati su qualche avvenimento. Bah! Comunque so che una signora ha telefonato alla tua mammy e le ha proposto di prendere un gatto bianco.”
“E lei? Che cosa ha risposto?”
“Sembra che il tuo papy l’abbia convinta ad acconsentire, anche se lei non era molto del parere.”
“Ha più cervello mammy di suo marito. Mi spieghi come faremo a sistemare questo nuovo gatto? Non ci sono stanze vuote in casa nostra, e spero proprio di non essere obbligato a sorbirmi un altro micio: non ne avrei la forza, e comunque mi opporrò con tutto me stesso.”
Peppino è rimasto senza parole, stupito dalla veemenza che ho messo nella mia replica.
Io di solito sono un tipo calmo che accetta passivamente quasi tutto, quindi il barista non si aspettava da me una reazione del genere.
“A tutto c’è un limite, lo sapete anche voi. Io non sono uno straccio, ho la mia dignità!” cerco di giustificarmi.
Con queste dichiarazioni che mi frullano nella testa abbandono il bar abbastanza seccato e mi dirigo verso casa.
Già nell’ingresso sento un fetore di gatto estraneo che mi fa rizzare il pelo sulla schiena e ingrossare la coda. Poi lo vedo. È là, disteso sul divano, con un’aria da imperatore che mi manda in bestia.
“Che ci fai sul mio divano? Scendi subito da lì!” gli ingiungo, avvicinandomi minaccioso.
Lui non fa una piega, anzi apre la bocca in un languido sbadiglio.
“Questo è troppo!” dichiaro saltandogli alla gola con gioia omicida.
Mammy me lo toglie dagli artigli e se lo coccola un poco tra le braccia.
“Sammy! Sei un cattivone. Che cosa ti ha fatto questo povero gatto? Non hai neppure in minima parte il senso dell’ospitalità!”
“Ospitalità un corno. Io non voglio quel gatto per casa, quindi fallo sparire al più presto o saranno guai, te lo assicuro” ruggisco furibondo.
La mia mammy non replica e se ne va dalla stanza col suo prezioso fardello.
“E non comparirmi più davanti!” ingiungo al mio rivale, imbaldanzito per la vittoria.
Poi salgo sul divano e annuso per bene le tracce odorose del nuovo micio che, bianco com’è, ha ispirato a Mickey il nome di Biancaneve, anche se la mia mammy l’ha battezzato Abi.
“Che schifo” sussurro arricciando il naso a quell’odore nauseante. “Dovrò badare a far sparire il fetore di Biancaneve da questa casa, e al più presto anche.” Così spruzzo il divano con qualche goccia di ferormoni.
Willy allora mi piomba addosso per una partita di lotta greco-romana, e io dimentico tutto nel profumo del mio amico. Fino all’indomani, quando quell’ammasso di pelo bianco si ripresenta all’ora di colazione per grufolare nei nostri piatti.
Mi salta subito la mosca al naso e glielo mostro con movimenti di avvicinamento lenti e minacciosi.
Per fortuna lui scompare in un’altra stanza, e io posso finalmente mangiare in pace.
Terminato il pasto, esco in giardino e mi dirigo subito al bar di Peppino.
Stavolta avrò anch’io qualcosa da raccontare!
“Salve ragazzi” saluto con brio i pochi presenti.
“Ohilà Sammy. E allora? che ci racconti?”
Non aspettavo altro. Mi lancio allora in un’esposizione dettagliata delle mie ultime avventure, vantandomi di avere sempre avuto partita vinta.
“Non sei un po’ troppo aggressivo con quel povero gatto?” mi fa Peppino.
“Dovresti vivere in casa nostra: ci sono mici in tutte le stanze e in ogni angolo. Ti pare che riusciresti a sopportare continui nuovi inserimenti?”
“Beh, non mi pare però che arrivino gatti tutti i giorni…”
“No, è vero. Però quando è troppo, è troppo!”
Una bugia funziona se viene espressa con la giusta freddezza, il giusto distacco o, in ogni caso “senza farsi prendere dal panico”. Questa capacità emotiva è prerogativa della seconda area cerebrale coinvolta nel processo di costruzione della bugia: il sistema limbico, in particolare l’amigdala.
(Dal libro di Alberto Siracusano “Perché mentiamo”)
Mi è stato chiesto se è vero che i gatti tricolori (con prevalenza di colori rosso e nero) siano sempre femmine.
In duecento casi (femmine) contro uno (maschi) è vero. Ma pare che nei rarissimi maschi con questa caratteristica colorazione la loro mascolinità abbia dei problemi e che essi siano del tutto sterili.
Costanza era una ricercatrice che stava lavorando a un progetto molto importante: insieme a Dedizione erano a un passo dallo scoprire la cura definitiva per la leishmaniosi.
Un giorno Volubilità, la direttrice dell’istituto di ricerca, convocò le due dottoresse e le informò: “Il progetto al quale state lavorando vedo che non è ancora terminato. Vi prego quindi di interromperlo. Abbiamo un nuovo obiettivo: una famosa casa farmaceutica ci ha commissionato una ricerca per la cura delle smagliature. Che ne dite? Dovrebbe essere un programma semplice da portare a termine.”
L’endosperma è un tessuto vegetale che si forma dopo la fecondazione nelle piante a fiori (angiosperme). Questo tessuto è ricco d nutrienti ed è essenziale per lo sviluppo dell’embrione all’interno del seme.
(dal libro “Il mistero del sonno” di Valter Tucci)
La menzogna è la fuga del pensiero umano di fronte a una contraddizione essenziale, irrimediabile.
Simone Weil
Mi è stato chiesto da dove hanno origine le fusa in un micio.
Fino a poco tempo fa si pensava che le fusa nascessero da vibrazioni delle corde vocali o delle prime vie aeree. Oggi, il meccanismo di produzione delle fusa (nonostante varie supposizioni) non è ancora del tutto chiarito. Anche perché il nostro piccolo felino non possiede un organo specifico adibito a questo compito.
Sembra, tra l’altro che ogni gatto sia in grado di fare le fusa con suoni leggermente differenti a seconda del suo stato di agitazione/rilassamento, di salute e di età, a conferma che è sempre più difficile riuscire a penetrare a fondo nel mondo felino!
“Aspettami,” sussurra Tommaso a corto di fiato.
Mamma Giovanna si ferma e attende il figlio, raccomandandogli di non parlare: “Ci sono orecchie nemiche qui intorno…”
“Va bene, ma tu per favore non correre” piagnucola il coniglietto, “io sono piccolo e mi stanco in fretta.”
Giovanna allora lo prende e se lo accomoda sulla schiena.
Ancora un’ora di cammino, ed eccoli giunti ai piedi di un tronco d’albero, tra le cui radici si apre la tana abitata da nonno Alvise.
“Salve ragazzi! Avete fatto buon viaggio?”
Leggi tutto: L'AVVENTURAOttenere ciò che si desidera non è per l’uomo la cosa migliore
Eraclito