L’effetto di parallasse è il fenomeno per cui un oggetto vicino si sposta rispetto allo sfondo se si cambia il punto di osservazione. Misurando l’angolo di questo spostamento e la distanza tra due punti di osservazione, si può derivare la distanza dell’oggetto osservato. Un pianeta osservato in due momenti diversi si sposta così rispetto alle stelle che sono lontanissime e quindi relativamente “fisse”.
Con parallasse diurna si indica lo spostamento tra due osservazioni nello stesso giorno. La parallasse annua invece indica lo spostamento misurato tipicamente a distanza di sei mesi.
(dal libro “Le sfide di Marte” di Paolo Ferri)
La gallina Genoveffa cercava di togliersi le pulci che la tormentavano dandosi beccate irose.
Dopo qualche minuto riuscì a prenderne una, la tenne stretta nella punta del beccò e si guardò intorno per vedere dove buttarla.
A quel punto la pulce si mise a sbraitare: “Lasciami andare per favore.”
Quando il gatto di casa soffre di vomito occasionale potrebbe aver ingerito alimenti avariati o contaminati da insetticidi o quant’altro, soprattutto se è abituato a uscire.
Anche la somministrazione di alimenti troppo freddi (magari appena tolti dal frigorifero) potrebbe causare lo stesso problema. Infatti, i gatti gradiscono pasteggiare con cibi tiepidi o anche a temperatura ambiente: per loro risultano più digeribili.
Negli ultimi anni è spuntato un “continente” nuovo in espansione nella litosfera. Lo chiamano il “settimo continente” e si trova tra l’Asia e l’America del Nord, nell’oceano Pacifico. Per il momento ha un’estensione tutto sommato modesta (tre volte la Spagna), ma cresce a un ritmo vertiginoso, sconosciuto in geologia. Avanti di questo passo, raggiungerà davvero dimensioni continentali.
Quelli con immaginazione e comprensione sono pieni di dubbi e indecisioni
Bertrand Russel
Più di 6000 anni fa sulla costa del Mar Nero, nell’attuale Bulgaria, viveva una comunità di agricoltori. Si suppone che fosse prospera perché nella necropoli è stato trovato uno dei tesori più antichi del mondo. È anche uno dei più grandi: le sue 264 tombe custodivano uno splendido corredo composto da oggetti di pietra, ceramica, rame e oro. In una riposava lo scheletro di un uomo praticamente ricoperto di gioielli: collane, braccialetti, lamine e persino una custodia per il pene.
(dal libro “Breve storia della Terra (con noi dentro)” di Juan Luis Arsuaga e Milagros Algaba)
Per quanto sia ben più piccolo del resto del cervello, il cervelletto è comunque molto denso di neuroni.
Tale struttura costituisce infatti solo il dieci percento del cervello come volume, ma contiene fino all’ottanta per cento dei neuroni dell’intero cervello.
(dal libro “Le dieci stanze del cervello” di Marc Dingman)
La paura degli spazi chiusi è detta claustrofobia.
Può presentarsi verso un solo luogo – tipo l’ascensore – o verso molti luoghi (cinema, negozio, o anche in mezzo alla folla).
Cattiveria abitava in un tugurio, dove a malapena entrava lei. Così non aveva mai invitato amici o parenti a visitare casa sua.
Un giorno si presentò Bontà, una sua compagna di scuola, chiedendo un bicchiere d’acqua: aveva corso nel parco accanto ed era molto accaldata.
Con malagrazia, Cattiveria la lasciò sulla porta, entrò in casa e ne uscì con un bicchiere d’acqua che pareva anche non troppo pulita.
L’occhio dei piccoli felini quali il nostro micio di casa è dotato sulla retina di un numero inferiore di bastoncelli rispetto a quelli dell’uomo e in più gli mancano del tutto quelli che reagiscono alla luce rossa.
Perciò il gatto è perfettamente in grado di distinguere il verde e il blu ma, probabilmente percepisce il rosso e il giallo come grigi.
Il primato di mente più aliena del pianeta, almeno dal punto di vista di noi vertebrati, spetta senz’altro ai cefalopodi: calamari, seppie e polpi. Sono esseri privi di scheletro, ma hanno ben tre cuori che fanno circolare un sangue azzurro; sono dotati di cellule fotosensibili che consentono loro di controllare il colore e i motivi dell’epidermide a scopo mimetico (e in certi casi per esprimere emozioni). Le seppie producono onde di colori durante il sonno REM. A differenza degli altri animali, che percepiscono i colori per mezzo di cellule fotosensibili differenziate, le seppie, a quanto pare, le vedono amplificando le aberrazioni cromatiche per mezzo delle loro pupille a forma di W. Hanno più neuroni di un topo, ma due terzi delle cellule nervose sono situate nei tentacoli, estremità flessibili e multifunzione. Leggi tutto: I CEFALOPODI
Sembra che sedici delle città più inquinate al mondo si trovi in Cina.