Un viaggio nella nascita nostra e dei nomi dei giorni correlati, sembra, al carattere delle persone. Interessante e intrigante.

Li pronunciamo quotidianamente ma quante volte ci siamo soffermati sul loro significato? Perché il Lunedì si chiama Lunedì? Perché il Martedì si chiama Martedì? Il fatto di essere nati in un giorno piuttosto che in un altro può influenzare la nostra personalità? Partiamo dai dati più “scientifici”.

Oggi si ritiene che i nomi dei giorni settimanali siano di origine babilonese, successivamente ereditati dai Romani. Basta poco per accorgersi della somiglianza con i nomi del Sole e dei pianeti da cui derivano. Questo perché gli astrologi antichi ritenevano che, come si legge su Focus, “i corpi celesti governassero a turno la prima ora di ogni giorno”. Leggi tutto: IN CHE GIORNO SEI NATO/A?

Ciglia lunghe e folte danno vivacità e seduzione allo sguardo, ma per ottenerle (o se si hanno già, per conservarle) occorre intervenire con prodotti naturali che, oltre a essere meno costosi, sono anche spesso più efficaci.

Innanzi tutto occorre evitare di danneggiare le ciglia, per esempio evitando di utilizzare il mascara waterproof e struccando bene gli occhi prima di coricarsi con uno struccante delicato.

Il rimedio naturale più efficace per il rinfoltimento delle ciglia resta ancora l’olio di ricino, da applicare con un bastoncino cotonato imbevuto sulle ciglia, procedendo dalle radici sotto palpebrali fino alle estremità.

Tale rimedio è però sconsigliato per chi ha occhi delicati e irritabili. In questo caso meglio procurarsi il gel di aloe vera da miscelare con un olio di cocco o di jojoba nella misura di ¾ a ¼. Questa mistura si applica semplicemente sulle ciglia.

In Australia Andrew Dayin ha fondato la “Potato Magic Company” che produce un formaggio vegetale, cui è stato imposto il nome di Chato (cheese-potato) perché è stato realizzato con un unico ingrediente: le patate.

È un formaggio adatto a tutti perché privo di glutine e di ingredienti di origine animale.

Dopo anni di lavoro (ben 12) il signor Dayin è riuscito a ottenere un prodotto facile da affettare e da tagliare a cubetti ma anche da fondere in forno o in padella.

L’inventore è convinto che la ricetta base sia adatta, oltre che come alternativa al formaggio da latte, anche alla preparazione di gelati. Infatti, è già riuscito a ottenere un delizioso gelato vegetale utilizzando batate e latte di cocco.

Ora il signor Dayin è alla ricerca di investitori per diffonder questo prodotto sia in Australia sia all’estero.

Speriamo che arrivi presto anche sulle nostre tavole: l’aspettativa è molto intrigante!

Secondo i dati diramati dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il 92 per cento della popolazione mondiale vive in zone, dove l’inquinamento atmosferico supera il limite massimo consentito.

Sembra che ciò comporti un’ecatombe di tre milioni di persone l’anno, il 90 per cento delle quali residenti nel Sud-Est asiatico e nel Pacifico occidentale.

L’OMS stima che nel 2012 siano morte 6,5 milioni di persone per inquinamento atmosferico.

Il Paese più a rischio è la Cina con oltre un milione di morti ogni anno. Seguono, a distanze maggiori, l’India (621.000 decessi) e la Russia (140.000). Leggi tutto: INQUINAMENTO ATMOSFERICO

Il naso del cane si chiama tartufo e ha una caratteristica: non ne esistono due uguali, esattamente come le nostre impronte digitali.

La città di Palitana (65.000 abitanti) nello stato di Gujarat (India) è la prima città completamente vegetariana al mondo.

A favorire il raggiungimento di questo obiettivo è stata la religione gainista che è notoriamente una religione non violenta e anche la più osservata in India.

I monaci giainisti di Palitana hanno iniziato uno sciopero della fame, minacciando di digiunare fino alla morte, se la città non si fosse indirizzata verso un completo vegetarianesimo.

L’Universo, a un solo secondo di vita dal Big Bang, aveva una temperatura di cento miliardi di gradi.

Monica mi scrive di essere allergica ai gatti, ma di avere un forte desiderio di adottarne uno.

I gatti producono una glicoproteina, soprattutto a livello anale e salivare, che provoca allergia in soggetti predisposti.

Prima di adottare un micio, cara Monica, dovresti fare un test accanto al gatto prescelto per vedere se la sua vicinanza è sostenibile o meno. Fai conto che la reazione allergica si manifesta già dopo 5 minuti o al massimo dopo mezzora.

L’Amaranthus caudatus, noto come amaranto, è una pianta originaria dell’America centrale, molto apprezzata perché priva di glutine, quindi adatta anche ai celiaci. Non è un cereale, anche se si consumano i chicchi proprio come nei cereali.

L’amaranto, un cibo altamente proteico, contiene prevalentemente fibre oltre a sali minerali (calcio, ferro, fosforo e magnesio), vitamine C, A, B e la lisina, un aminoacido di cui sono carenti quasi tutti i cereali.

Brandelli di cielo negli occhi, vapori di magia sul muso, aloni di tenerezza tra il pelo, il gatto riposa inconscio del suo magnetismo.

A volte, prima che compaia un vero e proprio raffreddore, abbiamo difficoltà di respirazione.

Anziché usare quegli spray nasali che a volte complicano la situazione, ecco alcuni rimedi naturali che ci aiutano a superare l’inconveniente.

Ma, prima di esaminare i vari rimedi, vi invitiamo a evitare gli alcolici (provocano disidratazione e secchezza delle mucose), il cioccolato e il cacao (accentuano gli stati infiammatori), i latticini (provocano la produzione di muco). È importante anche seguire un’alimentazione il più possibile vegetale, ricca di zinco e vitamina C che stimolano il sistema immunitario.

E ora veniamo ai rimedi naturali specifici per il benessere del nostro naso.

La Ruta graveolens, comunemente nota come ruta, cresce in quasi tutta Italia fino a mille metri di altitudine.

Le foglie della ruta contengono oli essenziali quali flavonoidi, alcaloidi, cumarine, fenoli, aminoacidi, saponine ecc.; oltre a ciò, essa contiene la rutina, una sostanza dalle notevoli qualità antiossidanti.

Questa pianta possiede proprietà digestive, antinfiammatorie per l’intestino ed emmenagoghe.

Purtroppo però, assunta in quantità eccessiva, la ruta può dimostrarsi tossica.