I consumi italiani di carne si sono evoluti nel modo seguente: nel 1926 il consumo annuo medio pro capite era di 12 chilogrammi; nel 1950 era salito a 16 chilogrammi e nel 1955 a 20 chilogrammi. Da quest’ultima data i consumi sono andati rapidamente aumentando sino a toccare il massimo: 82 Kg pro capite, così ripartiti: 26 bovina, 27 suina, 19 pollame e 1,3 equina. Il rimanente è costituito da carne di pesci, uccelli, conigli, molluschi, crostacei, ecc. (dati ISTAT 1997).
“Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo”
Nei mammiferi l’ossitocina (un ormone prodotto dall’ipofisi) è fondamentale:
- - per la produzione del latte,
- - durante il travaglio,
- - nel comportamento materno,
- - nella creazione dell’attaccamento madre-neonato,
- - nel legame di coppia,
- - nel comportamento sessuale,
- - nella capacità di stabilire legami sociali.
Uno studio della Oxford University pubblicato dalla rivista Pnas, ha calcolato i benefici della dieta vegan, in termini di salute e di economia.
È emerso che se tutto il mondo adottasse una dieta strettamente vegana si risparmierebbero 8,1 milioni di morti premature da qui al 2050, dovute soprattutto alle minori malattie cardiovascolari, ma anche a tumori e patologie correlate all’obesità.
I benefici economici (solo) per i sistemi sanitari, poi, andrebbero da 700 a 1000 miliardi di dollari l’anno.
(Dalla rivista Optima Salute, mensile diffuso in farmacia nel giugno 2016 – dal sito di Vegan3000)
È difficile che un gattino cresciuto da mamma gatta insieme ai suoi fratellini e sorelline affondi i denti in maniera dolorosa. Infatti, i piccoli imparano a non farsi male giocando tra di loro.
Se invece un micetto è stato allevato da un umano, non ha appreso la misura e può affondare i dentini che, se pur ancora da latte, sono molto acuminati.
Come gestire la situazione allora?
Nel primo caso basta lasciar trascorrere il tempo di maturazione e il micino si calmerà da solo, tanto le ferite sono rare e superficiali. Leggi tutto: QUANDO IL MICINO MORDE
Vieni Loreto, vieni qua accanto a me. Oggi sono molto giù.”
“Ti senti bene Loretta? Mi sembri un po’ stanca.”
“Lo sono Loreto. Avrei tanta voglia di aprire le ali in voli liberi, sentire i raggi del sole sulle piume, farmi accarezzare dal vento, essere sciolta dalle pastoie che ci tengono legati a questa vita grama.”
“Via, via Loretta. In fondo non stiamo male qui. La gabbia è un poco stretta, il cibo non è eccellente, però il nostro umano ci vuole bene. Guarda quanti giochi ci ha comprato!”
“Beh, allora dai, giochiamo, almeno non penserò al buio della mia esistenza.” Leggi tutto: SOLUZIONE Di "ridatemi il mio rocchetto"
L’omocisteina è un aminoacido che si forma in seguito alla trasformazione enzimatica di una altro aminoacido, la metionina, presente negli alimenti proteici.
Il valore dell’omocisteina alto nel sangue è considerato un fattore di rischio per ictus, malattie cardiovascolari, aterosclerosi, Alzheimer ecc. Leggi tutto: OMOCISTEINA
L’autunno è già qui, con i suoi colori dorati che vireranno al rosso brunastro. Il giorno si fa breve, le ombre pesano sulle nostre menti aperte che, piano piano, tendono a rinchiudersi in sé stesse proprio come le foglie.
L’autunno è stagione di preparazione al freddo, occorre perciò approfittare di ogni raggio di sole per incamerare il calore necessario. Solo così potremo accogliere con gioia i brividi dell’inverno.
La valutazione di insieme di un alimento non solo deriva dalla semplice somma dei valori risultanti dal suo frazionamento per effetto della sinergia, ma anche perché negli alimenti naturali e integrali esistono delle entità biologiche, non ancora ben definite, che sfuggono alla analisi chimica, chiamate auxoni. Si tratta di sostanze probiotiche, cioè particolari complessi vitali presenti negli alimenti vivi.
(dal libro Miti e realtà dell’alimentazione umana di Armando D’Elia)
La neve sporca si scioglie più in fretta di quella pulita.
Gli alimenti somministrati agli animali stabulati sono estranei al naturale modulo nutrizionale degli erbivori, il cui apparato digerente è strutturato per elaborare e digerire erba fresca, provocando così l’insorgenza di numerose patologie, non ultime anche turbe nel comportamento.
Interessante articolo che riguarda le infezioni alimentari, conoscenza fondamentale per evitarle.
Bacillus Cereus, chi è costui? Per spiegarlo, ricorriamo a una frase classica. “Ieri sera siamo andati tutti insieme a mangiare da un amico e stanotte abbiamo passato la notte con vomito e diarrea “. E’ una delle frasi più comuni che si sentono dire quando si ha a che fare con le intossicazioni alimentari. L’idea del “ci avrà fatto male qualcosa” è ovvia, ma i sintomi di solito non durano più di un paio di giorni. Poi si sta bene (dopo essere stati male, ma non così tanto da andare all’ospedale) e non ci si pensa più.
È la scarsa conoscenza delle patologie a trasmissione alimentare che porta questi episodi, soprattutto perché quando una malattia non la si conosce non sappiamo come prevenirla. Perciò in questo articolo parliamo di Bacillus Cereus e dei problemi che può provocare, oltre che di come prevenirne l’infezione. Leggi tutto: INFEZIONI ALIMENTARI